commenta
Quale sarà il futuro di Andrea Agnelli? L'edizione odierna di Tuttosport racconta il futuro dell'ormai ex presidente, con una premessa doverosa: non smetterà mai di amare la Juventus e si concederà ancora gesti da innamorato vero. Dunque, lo vedremo nuovamente allo Stadium, magari tra un po'. Agnelli è però "un uomo libero da qualsiasi vincolo, che può scegliersi il futuro e difendersi con maggiore agilità nelle battaglie legali": tutto è dovuto alla sua decisione di lasciare il posto nei consigli d'amministrazione di Exor e Stellantis. "Nessuna faida famigliare e neanche pressioni da parte del cugino. Anzi sia Ajay Banga , presidente di Exor, che Carlos Tavares , amministratore delegato di Stellantis, gli avevano fatto sapere che un eventuale processo non avrebbe creato imbarazzi particolari, conoscendo entrambi la situazione e non ritenendola particolarmente grave", sottolinea il quotidiano. 

TERZO AZIONISTA - Andrea però ha preferito un passo indietro, per non avere alcun pensiero. Non abbandona certo la Famiglia: resta il terzo azionista della holding Giovanni Agnelli BV, che incorpora tutto l'impero. Di fatto, via da tutti gli impegni ufficiali, per il momento. Nei prossimi mesi - racconta Tuttosport - pianificherà il sul futuro, nel quale ci sarà la sua holding d'investimento Lamse, ma anche tanto calcio europeo. Per TS, lavorerà "magari nella stessa A22, la società che ha l’obiettivo di costruire una nuova competizione (Superlega o comunque venga battezzata), alternativa a quelle dell’Uefa o, magari, portando avanti un altro tipo di percorso con lo stesso obiettivo". 

L'OBIETTIVO - Del resto, il discorso di ieri è stato chiaro. Anzi: è diventato un manifesto per riflettere sulle necessità di una riforma del calcio europeo. Per questo  è lecito attendersi Agnelli impegnato in un progetto per un nuovo assetto del calcio europeo. Un’altra ragione per svincolarsi dal consiglio di amministrazione di Exor.