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Ieri Andrea Agnelli è stato "paparazzato" a Casa Milan e sono partite le ipotesi sul motivo di tale visita. Oggi apprendiamo esattamente con chi perché il presidente juventino si trovava nel quartier generale rossonero. Nessun vertice di mercato, ma un asse tra le tre big storiche del calcio italiano per aumentare i ricavi del calcio italiano.

ARGOMENTO - A Casa Milan c'erano 6 persone, due in rappresentanza di ciascun club coinvolto nel meeting: Andrea Agnelli e il responsabile finanziario Stefano Bertola per la Juventus, Paolo Scaroni e Ivan Gazidis per il Milan, Steven Zhang e Alessandro Antonello per l'Inter. Oggetto della discussione: l'ingresso dei fondi d'investimento nella prossima costituzione della media company della Lega Serie A, che produrrà e distribuirà i propri contenuti.

CASTING - Se infatti il patron della Lazio Claudio Lotito non è molto incline ad accettare i fondi, Agnelli e i dirigenti delle milanesi sono propensi ad accoglierne uno e renderlo socio della media company al 10%. Il candidato preferito? La cordata composta da Cvc, Adveng e Fsi, che ha messo sul piatto 1,625 miliardi di euro. Ma a cosa serve tutto questo? A creare un prodotto sempre più appetibile e diffuso nel mondo, per provare ad aumentare i ricavi di un movimento che continua a dipendere troppo dai ricavi da stadio e troppo poco dai proventi commerciali.

QUANDO LA VERITÀ - Il modello è la Premier League. Il giorno in cui i club di Serie A si riuniranno per decidere è venerdì 9 ottobre. Servono almeno 14 voti su 20 per trovare l'accordo. Agnelli, in questo come in altri casi, guida in prima linea.