Il fendente mortale lo ha portato, direttamente al cuore, Andrea Agnelli, l’uomo il quale per nascita e per sacro dovere nel nome dei suoi antenati più prossimi avrebbe dovuto rappresentare il baluardo invalicabile per la difesa di un prezioso bene anche di Famiglia.
LUCIDO LADROCINIO - Esemplare il titolo con il quale, a tutta pagina, Tuttosport ha voluto dedicare è per il commento al progetto che prevede la creazione della Superlega. “Siete diventati pazzi?”, una domanda, pertinente e legittima, la quale sottintende una risposta precisa. No, non sono affatto ammattiti i Lorsignori del pallone. Sono semplicemente una banda di lucidi e sciagurati ladri di sogni i quali hanno deciso di depredare a scopo di lucro e di potere uno tra gli ultimi fenomeni positivi sui quali la gente poteva contare senza distinzioni di classe e senza barriere sociali. Privare i tifosi dell’opportunità e della gioia di assistere alle imprese dei più piccoli che sfidano i più grandi e che talvolta riescono a batterli è un’operazione schifosa che rasenta i confini della dittatura.
CHE DELUSIONE! - La cosa più sconcertante e vergognosa è che a capo del gruppo di congiurati o comunque una delle figure trainanti di questo autentico golpe sia stato il presidente della Juventus Andrea Agnelli. Quando lui ancora doveva venire al mondo, i patriarchi della sua dinastia fondarono quella che, negli anni, sarebbe diventata la bandiera nazionale e internazionale per il gioco del calcio, sottolineando almeno dieci volte e in rosso la parola gioco.
C'È UN LIMITE A TUTTO - È vero che i tempi cambiano e, con loro, le strategie aziendali a tutti i livelli. Ma è altrettanto vero che e fondamenta sulle quali si reggono la nostra società e il nostro modo di essere non possono essere demolite. Il calcio è sempre stato una colonna portante proprio perché il suo fascino consisteva nella sua semplicità e nella sua grande forza di farci sentire tutti uguali, almeno in partenza. L’Avvocato si starà rivoltando nella tomba di Villar e forse, con lui, anche il fratello Umberto padre di Andrea Bruto.
LO SCENARIO - La Superlega, come la prima edizione del bellissimo film “Rollerball”, sarà il modello del calcio usato cinicamente per accumulare denaro e non viceversa come accadeva ai tempi dei presidenti che spendevano in maniera talvolta scriteriata per soddisfare la loro gente. I dodici congiurati avranno nelle loro mani tutto e di più, lasciando le briciole al popolino che dovrà accontentarsi.
AVVERTIMENTO FINALE - Ma facciano molta attenzione Lorsignori perché, alla lunga ma neppure troppo, il missile nucleare che hanno lanciato potrebbe tornare come un boomerang e colpire le loro teste bacate dall’avidità. Perché dopo la quarta volta di, mettiamo, Juventus-Real Madrid i vecchi e veri padroni del calcio, cioè la gente, potrebbe stufarsi e cominciare a rimpiangere un antico ma verace Juventus-Parma.
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