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Ma chi glielo fa fare? Perché Andrea Agnelli s’intestardisce a creare una Super Champions? Non se ne sa ancora molto, s’ipotizzano, comunque, 4 gironi da 8 squadre, per un totale di 32, senza eliminazioni dirette. Le partite si giocherebbero nel fine settimana, mentre i campionati nazionali si svolgerebbero ogni mercoledì. Per l’Italia, parteciperebbero oltre alla sempiterna Juventus, l’Inter, il Milan e la Roma. De Laurentiis, fautore d’un calcio globalizzato, rischierebbe, all’inizio, l’esclusione. Appunto chi glielo fa fare a Agnelli? Forse vorrebbe arrivare, finalmente, a quell’agognato Campionato Europeo dei ricchi, aumentando sempre più le diseguaglianze, dimenticando le ragioni territoriali e quelle dell’ appartenenza.

Un super campionato, con super premi, in cui sarebbe molto difficile scalzare (proprio per ragioni economiche) chi c’è dentro. In questo modo la quasi totalità delle squadre di serie A italiane si troverebbe di colpo in una specie di serie B.
Sembra proprio che l’ ECA (l’European Club Association, che riunisce le maggiori società calcistiche europee) di cui lo stesso Agnelli è Presidente, persegua questo obiettivo, con alleati del calibro del Paris Sain Germain, Barcellona, Real, Manchester United, Manchester City, Bayern, Chelsea ecc.

Già, ma è così sicuro che per la Juve sarebbe la mossa giusta? In Europa, con arbitri europei, i bianconeri di Torino, da un quarto di secolo, non vincono nulla. Ve li immaginate in un super campionato europeo? Non lo vincerebbero mai. A meno che non scatti una regola di salvaguardia (juventina) secondo cui arbitreranno solo direttori di gara italiani. Allora in questo caso, avrebbero la certezza di vincere. Il metodo è noto.