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Salta il Decreto Crescita. Il Governo ha infatti varato una stretta sugli sconti fiscali per i lavoratori che arrivano dall'estero, escludendo da queste facilitazioni soprattutto gli sportivi. La tagliola parte dall'1 gennaio 2024 ed è anche "retroattiva", di fatto  verrà meno la riduzione del 50% delle tasse su lavoratori provenienti dall'estero. E' questa la notizia della mattinata, riportata dalla Gazzetta dello Sport e che in un primo momento aveva mandato in tilt il mondo del pallone. La voce sparsa, infatti, era che la misura avesse conseguenze anche sul mercato del calcio - gennaio prossimo e anche luglio scorso, nel caso della Juve avrebbe coinvolto solo Timothy Weah, di fatto l'unico acquisto estivo del club - salvo poi arrivare chiarimenti.

COSA CAMBIA - Come riporta Calcio&Finanza, non dovrebbe esserci nessuna novità sulla possibilità per il mondo del calcio  di usufruire dei vantaggi fiscali del cosiddetto Decreto Crescita. La novità emersa ieri al termine del Consiglio dei Ministri, infatti, non dovrebbe riguardare gli sportivi professionisti. Tutto ruota intorno alla frase contenuta nel comunicato reso noto dal Governo al termine del Consiglio dei Ministri di ieri: «Invariate le disposizioni per i ricercatori, professori universitari e lavoratori dello sport già previste». Come appreso da Calcio e Finanza da fonti del ministero dello sport, infatti, la frase all’interno del comunicato significa che la norma rimarrà valida come è attualmente valida oggi. Niente tetto ai 600mila euro di redditi, quindi, ma solo gli aspetti già in vigore.