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Durante la gara di San Siro tra Inter e Napoli il difensore dei partenopei Juan Jesus è stato protagonista di un lungo colloquio con l'arbitro La Penna, accusando Acerbi di avere pronunciato una frase di chiaro stampo razzista nei suoi confronti: "Mi ha detto 'sei un ne*ro' e a me questo non va bene" avrebbe detto il giocatore all'arbitro. Direttore di gara che nell'immediato non ha preso provvedimenti ma che ha provato a far arrivare i due al chiarimento. 


ACERBI, COSA DICE IL REGOLAMENTO DOPO GLI INSULTI RAZZISTI?


Acerbi, se venissero confermati gli insulti razzisti a Juan Jesus, incorrerebbe nella violazione dell'Art.28 del Codice di Giustizia Sportiva, ossia quello relativo ai "Comportamenti discriminatori". Questo dice il regolamento: "Costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale ovvero configura propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori".


ACERBI, QUALI SONO I RISCHI DOPO GLI INSULTI RAZZISTI?


"Il calciatore che commette una violazione di cui al comma 1 è punito con la squalifica per almeno dieci giornate di gara o, nei casi più gravi, con una squalifica a tempo determinato e con la sanzione prevista dall’art. 9, comma 1, lettera g) nonché, per il settore professionistico, con l’ammenda da euro 10.000,00 ad euro 20.000,00", questo dice il regolamento. Invece, l'ex arbitro Mario Bergonzi a La Domenica Sportiva ha dichiarato: "Le squalifiche tra l’altro in questi casi sono pesantissime, parliamo di almeno dieci giornate". Il rischio però sarebbe anche la perdita della convocazione nella nazionale italiana. 
 
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