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Ieri sera chiunque abbia avuto la fortuna di assistere a Napoli-Lazio ha potuto assistere ad un autentico spettacolo. Nonostante le assenze, il calcio espresso dal gruppo di Carlo Ancelotti è stato di primissimo livello al cospetto di una delle squadre più organizzate e competitive della serie A: due reti, tre legni colpiti, un quarto palo che in caso di gol avrebbe visto intervenire la Var per rilevare la posizione di Callejon in fuorigioco. Il Napoli ha dominato, la Lazio perdendo solo 2-1 si è confermata squadra difficile da battere per chiunque. Tanti gli errori arbitrali, da una parte e dell'altra: succede, che piaccia o no fanno parte del gioco, nonostante poi questo sia un aspetto che nel complesso non piace sostanzialmente quando gli errori vadano in direzione della Juve, in quel caso si parla più o meno ad ogni latitudine di “aiutini”. Un malcostume diffuso, pericoloso. Con il quale si deve convivere, contro il quale si potrebbe semmai provare a combattere. Quando capitato ieri sera sul parallelo campo dei social durante e dopo Napoli-Lazio va però oltre ogni prevesione di piagnistei anti-juventini: l'espulsione di Acerbi, giusta o sbagliata che sia, non avrebbe aiutato il Napoli (non perché pensata a tavolino ma perché in ogni sport la superiorità numerica dovrebbe trasformarsi in un vantaggio) bensì la Juve. Pazzesco.

CHIAGNIFOTTISMO– Una rapida successione degli episodi principali di Napoli-Lazio. La prima ammonizione di Acerbi arriva per un contrasto con Callejon che potrebbe anche passare come fallo di ostruzione dello spagnolo, in ogni caso finito a terra con le mani a coprire il volto ma lasciando uno spazio per poter furbescamente sbirciare l'evoluzione arbitrale della situazione: giallo ad Acerbi, punizione e gol del 2-0 (bellissimo) di Milik. Nella ripresa un altro fallo altrettanto contestato sul tarantolato Callejon e sempre altrettanto contestabile, viene sanzionato con la seconda ammonizione di Acerbi quando ci sarebbe ancora spazio e tempo per la rimonta della Lazio. Un bel vantaggio, sì. Ma per chi? Per la Juve, si intende. Sembra incredibile ma è successo proprio questo, sui social e non solo: un autentico ribaltamento della realtà, un'autentica distorsione della realtà. Inutile parlare della mancata espulsione di Albiol, o di quella del laziale Lulic a tempo scaduto: sarebbe stata sacrosanta, per quella ci si lamenta nonostante tutto. Insomma, un autentico capolavoro di “chiagnifottismo”. Il punto più alto di questa nobile arte napolista? Meglio non scommetterci, il colpo di scena è sempre dietro l'angolo.