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Il dopo Mehdi Benatia è diventato Martin Caceres, cioè lo stesso del pre-Benatia. Il difensore uruguaiano è stato in ballottaggio fino all'ultimo con Bruno Alves, come sia andata a finire è già storia. Con annesse critiche e preoccupazioni, durate per ora il tempo di una quattro giorni da incubo tra Atalanta e Parma. Ma in casa Juve non ci sono dubbi, è stata questa una scelta giusta e necessaria, perché non potevano essere questi mesi a cambiare i piani futuri. Così anche un giocatore praticamente già preso può essere mollato: è questo il caso di Stefan Savic, difensore dell'Atletico Madrid che Fabio Paratici era riuscito a bloccare già per gennaio, salvo poi cambiare idea.

I DETTAGLI Savic era praticamente un giocatore della Juve. I bianconeri avevano trovato l'intesa con il giocatore e con l'Atletico Madrid, che aveva accettato il prestito con opzione di riscatto (diritto che sarebbe diventato obbligo a determinate condizioni, facilmente raggiungibili) nonostante la doppia sfida di Champions. D'altronde lo stesso Savic sarebbe rientrato forse solo a ridosso degli ottavi di finale dall'infortunio, la Juve così si sarebbe assicurata un difensore esperto e di grande affidamento. L'ideale per questa stagione sia in termini tecnici che di bilancio. Ma forse non l'uomo giusto per il futuro, per quanto piaccia da sempre in casa Juve. Restano grandi nomi nel mirino di Paratici, su tutti De Ligt, vincolarsi già ora con un investimento importante per Savic avrebbe potuto condizionare oltremodo la prossima campagna acquisti. Così è nato il passo indietro della Juve quando tutto era fatto o quasi, con relativo cambio di direzione verso un'operazione “usa e getta” o comunque meno vincolante sotto ogni punto di vista, come può essere appunto Caceres.