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Franco Causio, ovvero il Barone, ovvero Brazil. Già dai soprannomi assegnati al centrocampista leccese nel corso della sua sfavillante carriera è possibile capire quanta meraviglia potesse suscitare la sua presenza in campo. Nel ruolo di ala contribuì alla conquista di sei scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa da parte della Juventus, oltre ovviamente al Mondiale della Nazionale italiana nel 1982. 304 presenze in bianconero, 49 centri: non era un bomber, Causio, ma i gol che faceva raramente trasudavano banalità. Come ad esempio l’ultimo segnato con la Juve, esattamente 40 anni fa. Il 4 marzo 1981 allo stadio Partenio andava in scena il quarto di finale di Coppa Italia contro l’Avellino, che riuscì addirittura a portarsi in vantaggio prima dell’intervallo. Furono Verza, con il gol del pareggio, e Causio con quello della definitiva rimonta a risolvere una serata dalle brutte premesse. Il preciso mancino del Barone, a conclusione di uno splendido contropiede portato avanti da Bettega e Prandelli, contiene in sé tutta l’importanza di un giocatore inimitabile.