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Il 31 maggio è un giorno molto particolare per Antonio Conte. Il tecnico leccese è legato indissolubilmente a questa giornata, perché ha rappresentato due dei passi più importanti della sua carriera. Il "primo" 31 maggio, è quello del 2011. Andrea Agnelli non ha dubbi su chi puntare per tornare alla vittoria per la prima volta dopo Calciopoli e il nome di Conte erano anni già che circolava in orbita Juve. Dopo la gavetta, fatta tra Bari, Siena e Atalanta, il matrimonio era pronto per essere consumato. E le sinfonie del primo giorno, di quel giorno di fine maggio, non sono cambiate nei tre anni successivi. Anzi, se possibile, si sono fatte ancor più suadenti, com'è il suono che fa sollevare tre Scudetti consecutivi, di cui uno senza nemmeno perdere una partita. 

Un tripudio, che ha visto il suo naturale passaggio in Nazionale, anche se forse in anticipo rispetto alle attese. Il divorzio con la Juve è burrascoso, sembra che siano rimasti degli strascichi irrisolti. Sembra, almeno, quando il 31 maggio di un anno fa arriva l'ufficialità: l'Inter sceglie Antonio Conte come nuovo allenatore, il tecnico che finalmente dovrà colmare il gap con la Juventus. Un colpo al cuore per chi lo ha sempre identificato con il sentimento di juventinità che, inevitabilmente, poco si associa con i colori nerazzurri. Eppure, è arrivata anche questa, ironia della sorte, otto anni dopo esatti la prima firma: stesso giorno, esiti differenti, anche se per quest'anno, forse, è meglio non fare troppo affidamento...