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Dodici anni fa, a Tallaght - una cittadina pochi chilometri a sud di Dublino - andava in scena il primo capitolo di una lunga avventura. Certo, Shamrock Rovers-Juventus rappresentava l’esordio assoluto dei bianconeri in Europa League, nel terzo turno preliminare della competizione, ma a spiccare fu soprattutto il battesimo di alcuni futuri campioni d’Italia.

TRE PRIME VOLTE - In tempi lontani dal clamoroso primo scudetto targato Antonio Conte, scesero per la prima volta in campo con la Juve tre uomini che si sarebbero trasformati un anno dopo in soldati perfetti per il tecnico leccese. Uno, con il numero 19 sulle spalle, era un giovane difensore viterbese prelevato dal Bari: Leonardo Bonucci. L’altro un esterno con il vizio del gol e la proverbiale parlantina: Simone Pepe. Infine, un portiere chiamato a sostituire momentaneamente una leggenda come Gigi Buffon (alle prese con il nervo sciatico): Marco Storari. Tutti e tre si riveleranno molto più importanti di quanto quella serata (la partita finì 2-0 con doppietta di Amauri) poteva lasciar presagire. Non è un caso, forse, che lo Shamrock - il trifoglio simbolo dell'Irlanda - sia solitamente indicato come portatore di fortuna.