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Il 28 aprile 2010, John Elkann dava un'investitura importantissima. Dieci anni dopo, i successi sono quasi incalcolabili. Sono passati dieci anni dal giorno in cui il rampollo di casa Agnelli nominava l'altro Agnelli, cioè il cugino Andrea. Una sfida enorme, un'eredità pesantissima, specialmente con un cognome così ingombrante. Una squadra da rimodellare e rilanciare, soprattutto dopo le macerie di Calciopoli e le prime stagioni in Serie A totalmente altalenanti. Una decisione, col senno di poi, di una concretezza e lungimiranza devastante.