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Anche Zinedine Zidane aspetta con ansia il sorteggio di Nyon che oggi alle 12 decreterà gli accoppiamenti per i quarti di finale di Champions League. Il tecnico spagnolo ha rilasciato un'intervista a La Repubblica per parlare sia del sorteggio che della sua carriera di allenatore iniziata poco più di un anno fa con il Real e una Champions alzata al cielo. "A questo punto del torneo tutte le avversarie sono temibili, dalle solite grandi fino al Leicester, il club che rovescia ogni pronostico e che nessun allenatore vorrebbe affrontare. C'è solo da apsettare il nostro destino nell'urna. Lippi e Ancelotti? Da loro ho imparato moltissimo, è normale. Ora sono un miscuglio di cose e di esperienze. Alla fine, quando allenti, la cosa fondamentale è trasmettere quello che hai, quello che senti davvero. Non posso comportarmi come Marcello e Carlo, sono una persona diversa ma so che ai giocatori devo passare quello che ho dentro, sennò non funziona, anzi è impossibile che funzioni e se non funziona devi cambiare qualcosa. Ho sbagliato e sbaglierò ancora altre volte ma l'importante è trasmettere me stesso."