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Alberto Zaccheroni ha concesso una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, parlando del proprio futuro, ma anche del caso Donnarumma e della Juventus. "Tornare ad allenare? Ma la proposta dovrebbe essere particolarmente intrigante, come fu quella del Giappone, la più bella esperienza della mia vita", confessa l'ex c.t. della Nazionale nipponica: "E io non andai certo per soldi. Io e gli altri abbiamo ancora da dare. Bastano tre aspetti per continuare: idee, passione, determinazione. Ho 64 anni, ma esperienza e professionalità contano. Certo, pensavo che Capello sarebbe rimasto con i nipotini. Zeman lo vedo bene, ha sempre quelle tre caratteristiche di cui dicevo. Ranieri ha fatto l’impresa del secolo a Leicester. E la longevità è aumentata e ci aggiorniamo tanto pure noi". 

GIGIO E LA JUVE - "Donnarumma? Io conosco Mino Raiola da più tempo di tanti, lo conobbi a Udine e vi dico che non è un fatto economico: evidentemente non ha visto garanzie dalla società. La Juve? Deve ripartire dalla sconfitta, anche psicologicamente, l’obiettivo era quello. E le componenti per farcela c’erano. Sono stato a Cardiff. Quando il Real si è messo a giocare in mezzo, era in superiorità tre contro due e dava la palla ai migliori, quel che si deve fare. La Juve investe più di tutte, ma ora lo scarto anche in Italia si è ridotto. Bisogna pensare alla prestazione e non sempre al risultato".