commenta
Martina Rosucci, cuore del centrocampo della Juve, ha parlato in un'intervista a La Stampa: "Non dobbiamo vincere per forza, ma fare di tutto per vincere. Se mi aspettavo la Juve prima? No, perchè solitamente serve tempo e non bastano giocatrici forti e uno staff preparato. Non mi era mai capitato che si creasse una sintonia così forte così in fretta".

"Scudetto? Prima non potevamo parlarne, dovevamo ancora misurarci sul campo. Ora però ci pensiamo, sarebbe stupido non farlo e nascondersi, ma tre punti di vantaggio sono pochissimi. L'Europa è il nostro obbligo, dobbiamo conquistarla, lo scudetto è una mira della società".

"Ho iniziato a Paradiso, poi Lucento, fino a 14 anni ho giocato con i ragazzi, perchè il regolamento lo permetteva. Ho semsso un anno, poi non ce la facevo e ho ripreso. Inizialmente con un gruppo di amiche a Carrara, poi è arrivato il Torino".

"Juve? Quando me l'hanno detto mi sono venuti i brividi, sono tifosissima. Indossiamo la maglia di grandi campioni, e ora anche le ragazzine possono avere un sogno. Volevo andare alll'estero, ma ora che sono qui non ne sento la necessità".

"Mi ha chiamato Rita Guarino e ne ho parlato con Barbara Bonansea, mia compagna di squadra e grande amica. Ci siamo dette: 'Ci buttiamo?'".

"Ci alleniamo tanto, nel resto del tempo studio. Mi mancano due esami per laurearmi in scienze motorie, per il resto mi dedico alla mia famiglia. Ascolto Cold Play e Renato Zero, ma mi piace anche curare il mio blog e scrivere".

"Il rapporto con il cibo? Mangio tantissimo. Primi, lasagne e pasta ripiena in particolare... sono molto patriottica".

"Il futuro? Allenerò, senza calcio non so stare".