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Mario Mandzukic è stato riconosciuto come l'emblema della Juventus nella passata stagione. Il croato racchiude in sé tutti quei valori che prima il club e poi Max Allegri si aspettano dai calciatori bianconeri: grinta, spirito di sacrificio e umiltà. Valori che qualcuno aveva perso nello spogliatoio bianconero ma che l'ex attaccante del Bayern mantiene come personale marchio di fabbrica. La sua presenza sulla sinistra è stata fondamentale per Allegri quando il tecnico ha deciso di passare al nuovo modulo lo scorso gennaio. Mandzukic è stato l'ago della bilancia che ha permesso alla Juve di rimanere in perfetto equilibrio e di rafforzarsi anche dietro nonostante l'inserimento di un attaccante in più nell'undici titolare. Nonostante questo, però, a Torino continuano ad arrivare potenziali concorrenti per una maglia da titolare, era successo l'anno scorso con Higuain e sta accadendo quest'estate con Douglas Costa e Bernardeschi....

NON SOLO ALLA JUVE - La concorrenza crescente, poi, è quasi una maledizione che sembra non voler abbandonare il gigante croato. Ai tempi del Bayern Monaco arrivò Lewandowski a togliergli spazio, lui non la prese benissimo e per questo si trasferì all'Atletico Madrid prima ed alla Juventus poi. A Torino è stato per un anno la spalla di Dybala prima di lasciare lo scettro di attaccante principe a Gonzalo Higuain. Quando Mario ha visto arrivare il Pipita a Torino si è irrigidito, ha chiesto spiegazioni alla società e ad Allegri che però lo hanno rassicurato: "Continuerai ad essere fondamentale anche assieme al Pipita", gli dicevano, ed i fatti hanno dato ragione a dirigenza e tecnico. Prima da vice Higuain e poi da titolare inamovibile sulla fascia, Mandzukic è stato davvero fondamentale per la Juventus ma gli arrivi di Douglas Costa e Bernardeschi rischiano di rimettere di nuovo tutto in gioco.

ALLEGRI STRAVEDE PER LUI - Come in un gioco perverso in cui Mandzukic sembra fondamentale ma poi finisce sempre per essere messo in discussione dal mercato, anche in questa stagione Super Mario si dovrà fare in quattro per imporre il suo usato sicuro a fronte dei nuovi arrivi che riempiono gli occhi e i cuori dei tifosi. Importante ma non fondamentale, sembra questo il messaggio che passa guardando alla storia recente di Mario, rimpiazzato prima al Bayern (nonostante un gol decisivo in finale di Champions League) e poi, per ben due volte, alla Juve. Allegri, però, stravede per lui e sebbene sia Douglas Costa che Bernardeschi siano due pedine espressamente richieste dal tecnico c'è da scommettere che l'accantonamento di Mandzukic non sarà un'operazione immediata né tantomento sicura al 100%.

IMPORTANZA TATTICA - 
Fino a quando i due nuovi arrivi non dimostreranno di poter dare la stessa solidità e copertura garantita dal croato, Mandzukic sarà il titolare di questa Juventus. Se poi Douglas Costa e Bernardeschi si caleranno subito nella parte allora i tre partiranno alla pari ma fino a quel momento è Mandzukic a detenere le chiavi della fascia sinistra bianconera. Senza un vice Higuain, poi, potrebbe essere lui a far rifiatare l'attaccante argentino che nella passata stagione è stato il calciatore bianconero con più minuti giocati. Per fortuna (di Mandzukic) a Torino non è arrivato Schick, almeno per ora. Se a Torino ci fosse stato anche il ceco Mandzukic avrebbe dovuto lottare anche per il ruolo di vice Pipita. Ma per lui, si sa, le sfide non sono mai un problema.

@lorebetto