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L’ex capitano bianconero Gianluca Vialli, intervistato da Il Mattino, ha commentato il big match di campionato tra Napoli e Juventus. Partendo, ovviamente, dalla situazione mentale di Gonzalo Higuain: “E’ tra i più forti centravanti, ma domani non vivrà una serata semplice. Un conto è affrontare i fischi di uno stadio che ti teme, un altro i fischi di uno stadio che ti ha amato e ora ti odia e dove fino a poco tempo fa andavi sotto la curva a saltare e cantare. Non lo invidio. Non credo che possa trovare stimoli positivi quando toccherà con mano il clima ostile del San Paolo. Se mi è mai capitato? Sono tornato spesso a Marassi con la Juve ma i tifosi della Sampdoria mi hanno sempre rispettato proprio perché il mio addio è stato assai diverso da quello di Higuain. Mi fischiarono a Cremona, però: ma lì fu per un altro motivo. Mi accusavano di aver sbagliato un rigore contro il Cesena di Lippi perché Marcello era mio amico”.

INSULTI - “Traditore? Non mi piace questa parola, neppure quando la usano i tifosi. I giocatori in fondo sono proprio come la società: curano la propria immagine e si preoccupano del proprio brand. Sono delle aziende, come tali egoisti. Esattamente come i club”.

EREDE - “Higuain è fortissimo, l’ho incontrato a Milano e gliel’ho confidato: ho il sospetto che con la 9 della Juve tu sia quasi più forte di me. Ma è solo ancora un forte sospetto (ride, ndr)”.

CAMPIONATO - “Possibilità di riaprire il discorso scudetto? Sì, direi proprio di sì. Il calendario delle prossime settimane è piuttosto complicato per la Juve. C’è il Barcellona, c’è lo scontro diretto con la Roma all’Olimpico. C’è un discreto cuscinetto tra la Juve e le inseguitrici, però una caduta al San Paolo può riaprire i giochi”.

PANCHINA D'ORO - “Chi avrei votato per la Panchina d’Oro? Dipende dal criterio: contano i successi o la bellezza del gioco? Perché i trionfi della Juve di Allegri sono straordinari ma evidentemente la qualità delle prestazioni del Napoli hanno messo in secondo piano l’importanza delle vittorie. Ed è per Sarri un grande merito”.

MODULI - “Il Napoli ha un solo volto, il suo 4-3-3. La Juvre no: domani non deve sbagliare nulla a centrocampo. Credo che giocheranno con Pjanic, Marchisio e Khedira: e Allegri dovrà pretendere massima concentrazione, perché se uno non è attento, il Napoli la palla non la fa vedere e non la fa prendere mai”.

COPPA ITALIA - “Se le due gare a distanza di tre giorni si influenzeranno? No, saranno a compartimenti stagni. E serviranno a capire le priorità della Juve: la Coppa Italia è l’ultimo dei pensieri, sapendo che dopo sette giorni ci sarà la Champions e la sfida al Barcellona”.

POLEMICHE - “Mi auguro tanto spettacolo e nessuna polemica arbitrale. Tutti sono convinti di subire dei torti e che la Juve sia sempre quella favorita. Io critico per il rigore al 97’ di Juve-Milan? Perché in quel momento si dà se è grosso come una casa. E non lo era: io non lo avrei dato”.

UOMINI CHIAVE - “Si dice che Hamsik sia un fenomeno ma che non incida in certe gare importanti. Io dico che se Hamsik fa Hamsik, il Napoli batterà la Juve. Ma occhio a  Buffon, è intramontabile. E le vittorie, come spesso succede, si costruiscono da lì, da dietro”.