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Meno uno. Sì, avete capito bene: manca un solo giorno a Cardiff, un solo giorno alla finale di Champions League. Le ultime 30-40 ore d'attesa, di palpitazione e di ansia per tutti i tifosi della Juve e per qualcuno in particolare. Oggi noi de ilbianconero.com abbiamo intercettato in esclusiva proprio uno dei volti più interessanti del tifo bianconero e l'abbiamo intervistato. Lui è Enrico Zenone, juventino da San Cipirello che in queste ore ha usato ogni mezzo possibile per raggiungere Cardiff, macchina, aereo, navette, pullman. Il tutto con un bagaglio molto particolare e, soprattutto, grazie a un regalo speciale, che è proprio la proverbiale ciliegina sulla torta in una storia eccezionale. 6034 km d'amore per la Juve, che ci ha raccontato così...

IL VIAGGIO - "La mia trasferta - ci racconta - è iniziata il 31 maggio da San Cipirello, paesino in provincia di Palermo, e finirà nella notte del 5 giugno. Ecco le tappe:
  • 31/05 San Cipirello-Bagheria 31/05: 41 km. Ho preso la macchina per andare da un amico. Lui, gentilissimo mi ha garantito l'appoggio per la prima notte della mia avventura e un passaggio fino all'aeroporto di Palermo. 
  • 1/06 Bagheria-Palermo 1/06: 48 km. Sono partito da casa 3.45 circa, il mio volo era alle 6.00.
  • 1/06 Palermo-Bergamo 1/06: 1393 km. Alle 8 sono arrivato a Orio al Serio, da solo. Sì, la mia storia è partita senza nessuno al mio fianco, ma i compagni di viaggio mi aspettano tutti tra Milano e Cardiff. Arrivano un po' dappertutto, tra quelli incontrati allo Stadium e quelli conosciuti durante gli studi a Bologna.
  • 1/06 Bergamo-Milano 1/06: 43 km. Dall'aeroporto a Milano ho viaggiato su un pullman di linea, di quelli attrezzati per fare avanti e indietro tutto il giorno.. Come compagno solo il mio scarno ma pieno bagaglio.
  • Milano-Cardiff: 1492 km. Da Milano tra un paio d'ore salirò sul Milano 5: il Bus Platinum che ho prenotato insieme agli amici per l'ultima grande tappa del viaggio. Costo 460 euro - a cui si aggiunge naturalmente il biglietto, categoria 4, a 75 euro cadauno. Pronti per vedersi in una volata tutta l'Europa, partendo dalla Francia, su fino alla Manica, da lì traghetto, e poi... e poi ci siamo quasi. Arriveremo sabato 3 in mattinata a Cardiff, saremo liberi fino alle 15, poi alle 16 aprono i cancelli. Non so cosa faremo, la Juve ci ha mandato una mail con i luoghi da visitare. Sinceramente però penso solo a una cosa, posso andare ovunque, ma sempre e solo con la maglia della Juve addosso. Comunque ritireremo il biglietto al parcheggio, che dista 40 minuti a piedi dallo stadio, perchè saremo tantissimi pullman. Ci sarà da soffrire ancora un po'".
LA 72 ORE DI MILANO - Uno dei momenti più interessanti di questa nostra intervista riguarda le ore passate a Milano. Sì, perchè Enrico ci racconta come vivrà questi momenti vuoti, come li riempirà, tra amici, sorrisi e qualche birra. Lui e qualche amico così, matto per la Juve, disposto a tutto, anche... "Arrivato a Milano alle 9 dell'1 mattina, ripartirò tra quallche ora, intorno alle 14 del 2 giugno. In realtà non avevo una meta precisa, almeno fino alle 18. Solo a quell'ora, infatti, ho incontrato un gruppo di amici che ho conosciuto allo Juventus Stadium. Ma loro non verrano a Cardiff, non hanno trovato il biglietto. Però non vogliono mancare a questa occasione, vogliono seguire la Juve, sostenerla anche a distanza. E allora la Juve hanno deciso: 72 ore in bianco, 72 ore senza dormire, tutto il prepartita. Io con loro sono stato solo stanotte, ma loro continueranno l'avventura, è il loro modo di tifare. Tutto il prepartita senza dormire. Non andranno a Torino però, per scaramanzia, ci sono stati nel 2015".

IL BAGAGLIO - "Il mio bagaglio è un po' particolare. Niente viaggio comodo, niente bagaglio comodo. Uno zaino, semplice e maneggevole. Dentro solo un paio di cose: due maglie della Juve, 5 ricariche per il telefono, un asciugamano, calze e mutande. Nient'altro".

LA SCARAMANZIA E L'ANEDDOTO - Come saranno queste maglie? "Una blu e una bianconera, entrambe di quest'anno. Ma una delle due è un po' particolare. Quella bianconera ho deciso di farla per l'occasione, e infatti non ha ancora visto la luce del sole: Cardiff 17. Tutto è nato nella partita con il Barcellona, dopo quella ancora dallo Stadium mi sono collegato allo Juventus Store e l'ho fatto. Senza pensare alla scaramanzia e a tutto il resto. Era lì conservata per questa occasione. Me lo sentivo, già con il Barcellona. Non tanto per il 3-0, o meglio non solo, più per i marcatori di quel 3-0. Sono abbonato in Curva Sud, fila 3 posto 21: 3 come Chiellini, 21 come Dybala. Non mi è servito altro, ho pensato fosse un segno". 

L'AMORE NATO - Com'è nata questa passione, così radicata? "Ho vissuto per 6 anni a bologna, dopo essermi laureato in economia. Lì ho fatto il mio primo abbonamento alla Juve, rinnovandolo anno dopo anno. Anche ora, che non solo più lì, nonostante io possa andare appena 12-15 volte l'anno, dato il costo delle trasferte. Da San Cipirello ci vule macchina, poi un volo con scalo tra Torino, Bergamo o Milano. Anni fa sono stato anche socio fondatore di uno Juventus Club, poi dopo una discussione per dei costi me ne sono andato: da qui una trasferta senza notte nè niente costa minimo 300 euro. Per me la Juve non è un business, e non o è mai stato. Mi piace vedere lo stadio pieno, sempre, perciò sono solo contento quando qualcuno va allo stadio grazie a me. Io faccio l'abbonamento e poi con i servizi Juve lo giro a chi vuole per alcune partite".
 
6034 KM - "3017 km all'andata, e 3017 km al ritorno. Un costo totale di 530 euro solo tra biglietto e pullman. Poi 190 euro aereo. E mancano ancora gli extra, ma partiamo già da una base di 850 circa. Poi c'è una serata intera a Milano, poi Cardiff e così via. Non so come andrà questa finale, pernso però che le emozioni più forti le vivi mentre stai correndo, non alla fine della corsa. Io mi auguro solo di non perderla ai rigori perchè vado in analisi (ride ndr)". 

IL MIO CAPITANO - Enrico gestisce anche un fan page su Facebook, dal nome 'Il mio capitano', in cui parla direttamente al cuore degli altri tifosi. Ci ha voluto raccontare come è nata: "Per me Del Piero è una leggenda, perciò ho preso in mano questa pagina. E' l'unico che abbia mai fermato per una foto: lui e Buffon, che oggi è il mio preferito. Sono diventato proprietario di questa pagina, per un motivo curioso. Dovevo andare allo stadio, ma ho avuto un incidente in macchina e sono dovuto rimanere a casa. Ho chiesto all'amministratore llì se mi potesse dare una mano per rivendere il biglietto. Una settimana dopo mi ha detto che mi seguiva empre sul mio profilo personale, e mi ha detto che gli era piaciuto il mio stile - molto di parte, lo riconosco - ma ne era catturato. Così ha deciso di affidarmela, si sentiva sicuro e preferiva rispetto alla vendita: fanne buon uso e gestiscila tu, sono 2 anni che ci scrivo". 

UN REGALO SPECIALE - "'Abbandono lavoro e famiglia, la ragazza mi lascia perché, in Italia, in Europa o nel mondo, non c'è stadio che non veda me...'. E' il coro che facciamo in ogni trasferta, fa ridere, ma è un po' vero. Sinceramente all'inizio ero un po' combattuto di fronte al costo totale, poi ho fatto il biglietto. Una settimana dopo, sono andato in banca per fare un bonifico e vedere il conto e mi sono trovato l'accredito di tutta la cifra. L'importo intero versato sul mio conto, ma senza dirmi nulla. Ho detto, alla siciliana: "Minchia!". E infatti la prima cosa che ho fatto è stata chiamare a casa. La mia famiglia è da sempre super juventina: mio padre, il nonno che prima di lasciarci come ultima frase mi disse 'Cos'ha fatto la Juve oggi?'. Nonostante questo non ho mai voluto chiedere soldi per la Juve, è una cosa mia e ci vado solo se posso farlo... Quando ho acquistato il pacchetto ci ho pensato bene, almeno una decina di volte, poi ho parlato con una persona speciale, che mi ha spinto ad andare: "Buttati, fallo, lo desideri, non ci pensare, i soldi per andare li hai, e allora vacci, è il tuo sogno". Così mi sono deciso. Non so come, qualche giorno dopo, questa persona ha avuto il mio iban e mi ha fatto il versamento competo. Un regalo speciale. Inaspettato. Me ne sono accorto una settimana dopo. Incredibile".  

Enrico ha anche deciso di imbarcarsi con noi in questa avventura, ecco perciò la vita del tifoso in trasferta, raccolta in questa curiosa galley in costante aggiornamento.