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Tre anni fa esatti, il primo passo e al tempo stesso il punto più basso dell'era Allegri alla Juve. Il 25 luglio 2014, infatti, a Vinovo andava in scena la prima amichevole dei bianconeri nove giorni dopo l'arrivo del tecnico al posto del dimissionario Antonio Conte. Clima teso, Allegri non è stato accolto bene dai tifosi della Juve e in attesa che possano rientrare dalle vacanze tutti i vari nazionali impegnati al Mondiale brasiliano, la prima partitella stagionale non ha fatto altro che alimentare rabbia e scetticismo del popolo juventino. Il 25 luglio 2014, infatti, rimarrà alla storia come il giorno della favola Lucento: arrivati allo Juventus Center con il ruolo dello sparring partner, i dilettanti torinesi invece firmarono un clamoroso successo che fece il giro del mondo.

 

PRIMO ATTO JUVE - Pronti, via e subito una figuraccia. Gambe imballate e rosa decimata, niente però che possa giustificare più di tanto una sconfitta contro dei dilettanti. Eppure quello fu il primo passo verso una delle stagioni più entusiasmanti di sempre: quarto Scudetto consecutivo, Coppa Italia e finale di Champions poi persa a Berlino col Barcellona in maniera molto meno netta di quel che successo a Cardiff. Il punto più basso possibile insomma, da cui partire e ripartire di slancio anche se in quel momento pensare ad una stagione trionfale sembrava utopia anche per il più inguaribile ottimista. Una senza i nazionali ma non priva di big, con Llorente e Tevez in attacco ad esempio ed uno primo tentativo di difesa a quattro come iniziale svolta dal ciclo Conte. Proprio dello spagnolo la doppietta nel 2-3 finale, in una Juve che ad oggi è completamente scomparsa dal radar, Luca Marrone permettendo: scopri qui la formazione anti-Lucento.

 

LEGGENDA LUCENTO Tutto il mondo quel giorno si accorse del Lucento dunque. Una favola di mezza estate, la più classica delle favole di mezza estate insomma. Ma sarebbe più corretto parlare di leggenda, nel senso più metropolitano del termine: il Lucento (Eccellenza) era infatti il club contattato in extremis per organizzare un'amichevole, ma i rossoblù avevano anche già dato l'ok per un test col Novara a Novarello poi concluso 3-0 per i professionisti. Così il ds Arturo Gallo in collaborazione con Mario Gatta, allora allenatore del Gassinosanraffaele, allestirono ugualmente una selezione del territorio che del Lucento aveva conservato solo nome e nemmeno le divise che appunto erano quelle del Gassino. Tanti ex giovanili Juve presenti in quella selezione, tra cui Bettega junior, che vide in Cavazzi (doppietta) e Cretazzo i mattatori. E poi, ironia della sorte, se da quella clamorosa sconfitta la Juve ripartì per il primo entusiasmante capitolo dell'era Allegri, in una sorta di favola al contrario ecco che il Lucento (quello vero) fu poi protagonista di una stagione da incubo: quattro allenatori cambiati e retrocessione in Promozione.  

@NicolaBalice