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Se la campagna acquisti per quel che riguarda la prima squadra attende che Marotta e Paratici entrino definitivamente 'in partita', l'altro mercato non può permettersi un attimo di sosta. E con lo scoccare del mese di luglio, ecco che in casa Juve torna a tutti gli effetti un esercito intero di giocatori che erano fin qui tecnicamente ancora in giro tra Italia ed Europa. Che ora, al contrario, andranno nuovamente piazzati. In prestito, aspettando una crescita ulteriore che possa far fruttare il loro potenziale. Magari in prima squadra, nel caso in cui qualcuno fosse ritenuto già pronto per allungare le rotazioni di Max Allegri. O via a titolo definitivo, per quel fattore plusvalenza che saprà fare la differenza senza grandi proclami. Erano 51 i giocatori in prestito (tralasciando quelli comunque di proprietà ma relegati tra serie D e altre realtà giovanili tra Berretti e Primavera) nella passata stagione, a questi si potranno già aggiungere nuovi acquisti, alcuni elementi in uscita dalla prima squadra (vedi Audero, Mandragora e Mattiello) ed altri ancora che dalla Primavera son pronti al salto nel calcio dei grandi. Un rinnovato bacino composto da circa 70 giocatori che terrà impegnata la Juve anche lontano dalla luce dei riflettori.

 

I GIOIELLI – Di questa altra Juve, i più ambiti sono quegli elementi che fanno parte della meravigliosa leva '97. C'è Mandragora, ad esempio. Ma ci sono anche via via i vari Cassata e Vitale, Audero e Romagna, oltre ai nuovi acquisiti Orsolini e Bentancur. Ci sono pure dei soliti noti come Leali, Pasquato o Marrone.

 

CHI NON TORNA – Formalmente, ancora in prestito sono sette giocatori. Il caso di Spinazzola è ancora in divenire, con la Juve fortemente interessata a riportarlo a Torino in anticipo. Ancora vivi gli accordi fino al 30 giugno 2018 per Caldara, Lirola, Branescu (Dinamo Bucarest), e Cais (Carrarese). Addirittura più lunghi gli impegni presi per Udoh (fino al 2019 al Chiasso) e Beltrame (fino al 2020 al Go Ahead Eagles in Belgio).

 

LE PRIME PLUSVALENZE – Un dettaglio non da poco è quindi quello rappresentato dalle plusvalenze. Che a mercato appena iniziato vede la Juve prossima a registrare già circa 6 milioni netti da mettere a bilancio: il Nizza non ha riscatto Donis per una cifra compresa tra i 2 e i 3 milioni, agevolando uno scatto ulteriore grazie all'inserimento dello Stoccarda che ha prelevato il greco classe '96 per 4 milioni di euro. A questi presto si aggiungeranno il milione e mezzo in arrivo per Ganz, prenotato dal Pescara con il Palermo pronto al rilancio. Già depositato anche la cessione di Bnou-Marzouk, venduto al Lugano per 400 mila euro.

 

ADDIO JUVE – Svincolati perché giunti a fine contratto alcune meteore da settore giovanile come Cavion e Kabashi, mentre senza essere nemmeno passati da Vinovo chiudono la propria avventura in bianconero anche Anacoura, Djalo e Hidalgo: questi ultimi due, in particolare, passeranno alla storia per la spesa sportivamente parlando meno giustificata. 3 milioni di euro per acquistarli dal Granada dei Pozzo, dove avevano di fatto giocato solo nella seconda squadra in quarta serie, per agevolare altre trattative come quella per il riscatto della seconda parte di cartellino di Isla poi scontata nel 2014. Dai 9 milioni previsti si passò a 4.5, mentre venne valutato 1.5 il riscatto di Pasquato e 3 milioni la coppia spagnola.