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L’urna di Nyon ha riservato per la Juventus una sfida del tutto inedita. Sono trascorsi pochi mesi dall’ultima volta in cui i bianconeri sono approdati a Wembley per affrontare il Tottenham - nell’amichevole andata in scena lo scorso 5 agosto - ma le due formazioni non si sono mai incontrate in match ufficiali. Succederà a febbraio, quando Massimiliano Allegri volerà nel tempio del calcio inglese per consumare una vendetta inaspettata. Sì, perché se gli Spurs rappresentano una novità per la Signora, altrettanto non si può dire del tecnico livornese.

BYE BYE, MAX - Il primo schiaffo ricevuto dall’Allegri milanista in Champions League lo rifilò proprio il Tottenham di Redknapp nel marzo 2011. Altri tempi, ma ancora agli ottavi di finale: quella era la squadra di Van der Vaart e Crouch (autore del gol decisivo nella sfida di San Siro), di Modric e di un giovane Gareth Bale impiegato ancora nel ruolo di terzino. Avversario tutto sommato abbordabile per Ibrahimovic e compagni, che però capitolarono in casa non riuscendo poi a ribaltare lo 0-1 a White Hart Lane. Molto è cambiato da allora, soprattutto per Allegri: due finali di Champions più tardi, l’allenatore della Juve si presenta alla doppia sfida da veterano d’Europa ed è pronto a prendersi la rivincita personale contro gli Spurs.

INCUBI BIANCONERI - Ma il Tottenham, nonostante lo scarso blasone e il palmarès tutt’altro che invidiabile - soprattutto se paragonato alle altre possibili avversarie inglesi degli ottavi - rappresenta un ostacolo da non sottovalutare anche per i precedenti in casa Juventus. L’ultima volta che i bianconeri si sono presentati a Londra per conquistare la qualificazione ai quarti di finale risale al 2009, contro il Chelsea. Un ricordo amaro, figlio della zampata di Drogba a Stamford Bridge e della rimonta fallita all’Olimpico di Torino, con l’ivoriano ancora protagonista. Ma la fase ad eliminazione diretta in terra inglese non aveva portato fortuna neppure a Capello, sbattuto fuori dal Liverpool di Hyypiä nel 2005 e dall’Arsenal di Fabregas ed Henry nel 2006.

OSSERVATI SPECIALI - 
Ad agosto, il test di Wembley fu dominato dal Tottenham contro una Juve ancora imballata dalla preparazione estiva: a segno Harry Kane e Christian Eriksen, a maggior ragione i nemici pubblici numero uno in vista del doppio incontro di febbraio. E proprio la stella danese, sempre più protagonista con la maglia degli Spurs (cinque gol e cinque assist finora in stagione), sarà l’osservato speciale della dirigenza bianconera. Dall’Inghilterra il nome di Eriksen rimbalza ormai da tempo in ottica juventina. Trequartista, mediano, esterno destro: la duttilità del talento venticinquenne di Middelfart farebbe comodo ad una Signora, quella di Allegri, che non può più sbagliare. Ma occhio anche ad una vecchia conoscenza che ha già saputo regalare un enorme dispiacere: quel Fernando Llorente protagonista della stagione dei 102 punti in Serie A e autore, con la maglia del Siviglia, del gol che costò ai bianconeri il secondo posto nel girone del 2015-16. La speranza è che stavolta il Re Leone decida di non mordere la sua ex. 

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@mcarapex