commenta
Moise Kean ha fatto ritorno in campo questo pomeriggio dopo un mese passato in infermeria per una distorsione della caviglia. L'attaccante 17enne è la stella della Primavera di Fabio Grosso e contro il Pescara ne ha dato l'ennesima dimostrazione. Il match casalingo contro gli abruzzesi era 'inutile' in termini di classifica visto che i giovani bianconeri sono già qualificati alle Final Eight come capolista del girone, ma è servito a Grosso per tenere alta la tensione e rivedere in campo Kean dal primo minuto. 

DOPPIETTA IN UN'ORA - Il primo millennial ad aver esordito sia in Serie A che in Champions League ha subito fatto capire di aver messo da parte i problemi fisici. La prima rete è arrivata all'ottavo del primo tempo, la seconda al nono della ripresa (GUARDA i gol). Nel mezzo la solita grande partita fatta di velocità e fisicità. Kean, a volte, sembra un grande che gioca tra i bambini. La Juve sa di avere in mano un potenziale crack ed entro fine anno spera di avere la firma del giocatore sul nuovo contratto.

PROVOCATO - Che Kean sia un potenziale fenomeno lo sanno alla Juve ma lo sanno anche gli avversari. Oggi l'attaccante di Grosso è stato lungamente provocato anche a palla lontana e il giocatore, il cui temperamento non è secondo alla sua tecnica, non le ha certo mandate a dire ai propri avversari rispondendo a muso duro a qualche atteggiamento ostile nei suoi confronti. Grosso si è accorto del nervosismo e lo ha tolto, assieme a Clemenza e Toure, dopo l'ora di gioco. Per Kean, una volta in panchina, sono piovuti solo abbracci. Adesso la Juve dovrà affrontare l'Empoli nell'ultima gara della regular season, poi sarà tempo di pensare alle Final Eight. Grosso può sorridere adesso che il 'solito' Kean è tornato in campo la Juve parte tra le favorite per la vittoria del titolo Primavera.