Peccato per quei rigori di Doha, che tanto nemmeno più nessuno si ricorda. Perché tanto questa Juve, nonostante una coperta magari corta dalla cintola in su, ma di materiale raro più che pregiato, è stata costruita per vincere tutto e ci sta riuscendo. Due finali di Champions in tre anni valgono tanto, tantissimo. Perché, la crescita esponenziale a livello europeo sotto la gestione Max Allegri è andata di pari passo con un dominio che in Italia non c'è americano o cinese o napoletano che sia riuscito a spezzare, nemmeno ad imitare o limitare. E allora all'altra metà del cielo rimane una foto per godere, quella di Kamil Glik che prova a spezzare la gamba di Gonzalo Higuain come un bambino viziato qualunque che non potendo avere un gioco allora lo ruba, lo rompe, lo rovina: peccato per tutti voi, non c'è riuscito. Il Pipita invece è riuscito nella missione che si era prefissato accettando di passare al 'nemico': puntare a tutto, dimostrandosi di poter essere il numero nove di una squadra in grado di vincere tutto. Missione compiuta la sua, comunque vada. Da questa metà del cielo, ora il tassametro può ricominciare a correre... Comunque vada a finire a Roma e a Cardiff, da questa parte del cielo il sole splende sempre e sempre di più, con quell'arcobaleno tipico di chi ha saputo farsi forza durante i temporali.
@NicolaBalice