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Il nome di Nueva Helvecia, cittadina del sud dell’Uruguay, può non avere particolare significato alle orecchie di un tifoso della Juventus. Eppure lì, esattamente 20 anni fa, nasceva un giocatore capace di condizionare a più livelli il mercato bianconero della prossima stagione. Si chiama Rodrigo Bentancur e, a partire dal 1° luglio, lascerà il Boca Juniors per approdare ufficialmente alla corte di Max Allegri. Che, dalla sua, potrebbe però non esserne particolarmente entusiasta.

PROMESSE E SCIVOLONI - Bentancur entra per la prima volta nell’orbita Juve il 13 luglio 2015, con la cessione di Carlos Tevez al Boca. All’interno della trattativa per il ritorno dell’attaccante alla Bombonera, i campioni d’Italia incassano 6,5 milioni di euro più il prestito di Guido Vadalà (rivelatosi una vera meteora in maglia bianconera) e l’acquisizione dei diritti di opzione per alcuni talenti Xeneizes. Uno di questi è proprio il centrocampista uruguaiano, che la Juve ha deciso - prima del 20 aprile 2017, data della scadenza del suddetto diritto - di portare a Torino versando 9,4 milioni di euro nelle casse del club argentino. Strana storia, quella di Bentancur: raggiunta da poco la maggiore età, gli addetti ai lavori gli avevano già affibbiato l’etichetta pesantissima di “nuovo Riquelme”, dopo averlo visto brillare prematuramente al Torneo di Verano. Rodolfo Arruabarrena lo lancia sul 4-0 del match contro il River Plate (sempre un Superclasico, anche se in amichevole) e Lolo firma subito la quinta rete su assist di Calleri. Poco dopo arriva l’esordio in gare ufficiali, in Copa Libertadores contro il Montevideo Wanderers. Step dopo step, Bentancur sembra avvicinarsi all’immediata consacrazione: ma gli scivoloni non mancano. Il più clamoroso, nel settembre 2015: nei minuti di recupero di Boca Juniors-San Lorenzo, la stellina uruguaiana regala in disimpegno un pallone clamoroso a Mauro Matos, che segna senza problemi il gol vittoria. Soprattutto, Bentancur non sembra aver ancora superato i limiti di velocità e migliorato sensibilmente la propria visione di gioco, caratteristiche fondamentali alla vigilia della prima avventura nel calcio europeo. Due titoli ottenuti in Primera Divisiòn hanno parzialmente oscurato tante prestazioni sottotono. L’ultima, in occasione della semifinale del Mondiale Under 20 contro il Venezuela: un ectoplasma nel centrocampo allestito dal ct della Celeste Coito.

EQUIVOCO EXTRACOMUNITARIO - Ma a preoccupare la Juve, a poco più di due mesi dalla firma di Bentancur sul contratto quinquennale che lo legherà ai bianconeri fino al 2022, è soprattutto lo status di extracomunitario del ragazzo. La regola stabilita dal Consiglio Federale nel 2014 prevede che i club possano tesserare un massimo di due calciatori sprovvisti di passaporto comunitario, a condizione però che uno vada a sostituirne un altro già facente parte della rosa. In poche parole, visto che l’arrivo di Bentancur occupa uno slot, la Juve - qualora volesse chiudere il colpo per un top player extracomunitario (su tutti, Douglas Costa) - dovrà liberarne un altro con una cessione. Il tesseramento del giovane mediano rischia così di trasformarsi in un equivoco che, a pochi giorni dall’apertura ufficiale del calciomercato, potrebbe costare carissimo ai campioni d’Italia. Soprattutto se si considera che Bentancur attualmente non asseconda le necessità della Juve, alla ricerca di almeno un terzino e di un esterno d’attacco, e che diverso sarebbe il profilo eventualmente scelto da Allegri per la linea mediana (N’Zonzi in primis). Non ci resta allora che unirci agli auguri per i 20 anni di Rodrigo. Probabilmente ne avrà bisogno.