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Alessio Tacchinardi ha partecipato all’unica finale di Champions League disputata fino ad ora da Juve e Real e che, purtroppo per i colori bianconeri, non andò nel verso giusto. In un’intervista a Il Resto del Carlino, l’ex centrocampista bianconero ha dichiarato: "Quella finale nel ’98 è una delle pagine più brutte della mia carriera, soprattutto per aver deluso i nostri tifosi. L’errore arbitrale fu decisivo ma forse eravamo troppo convinti di vincere. Questa volta la Juve se la gioca alla pari. Se posso dare un consiglio non devono farsi influenzare troppo dell’entusiasmo che c’è intorno alla squadra per la conquista dello scudetto e della Coppa Italia. Non ripetano il nostro errore, peccando di presunzione. Devono giocare sapendo che c’è metterci qualcosa in più per vincere con una squadra così. Come contro il Barcellona, quando hanno interpretato alla grande il doppio confronto. Chi non la considera comunque una grande stagione non sa nulla di calcio e può parlare solo al bar. È una partita e può essere decisa da un episodio ma non si può cancellare quello che la Juve ha fatto finora. Credo che Allegri stia preparando la partita con la solita accuratezza. Sono convinto che abbia già in testa la formazione. Barzagli in difesa, Dani Alves alto sulla destra e la coppia centrale Khedira-Pjanic. Una squadra che gli consente di partire un po’ più abbottonato per poi gestire con le variazioni tattiche e i cambi i vari momenti della partita. Dani Alves è cresciuto. È arrivato dal Barcellona con un pizzico di spocchia. Troppi tocchi di prima e poca propensione alla fase difensiva. Poi si è reso conto che alla Juve c’è un blocco di giocatori italiani che si allenano il doppio degli altri e sono un esempio di professionalità per tutti".