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Una breve, ma importante, riflessione a poche ore dalla partita di Napoli. Al San Paolo c’è in gioco la possibilità di una finale di quella Coppa Italia la quale è sì trofeo di grande dignità, ma che non è tutto. Anzi, in particolare per l’immaginario collettivo e per il gradimento, viene soltanto al terzo posto dopo lo scudetto e soprattutto la Champions. Ancora un attimo di santa pazienza e poi si saprà come andrà a finire. Ma se anche, per caso, le stelle non dovessero essere amiche della Juventus sarebbe eccessivo farne un dramma. Eppoi un contentino alla squadra di Sarri il cui merito, fin qui, è stato quello di far divertire il popolo del calcio non sarebbe fuori luogo.

Intanto, con un tempismo davvero inopportuno, si scoprono gli altarini per far venire alla luce del sole l’esistenza di un presunto clima al veleno o addirittura di fronda che starebbe guastando i rapporti “umani” e professionali all’interno dello spogliatoio bianconero. Tre sarebbero, in particolare, i giocatori la cui sopportazione di Massimiliano Allegri avrebbe superato il livello di guardia. I nomi, li si possono leggere nell’articolo pubblicato dal nostro giornale, sono quelli di elementi importanti come Marchisio, Bonucci e soprattutto Dybala. Tutti e tre in rotta di collisione, già avvenuta, con il tecnico livornese per motivi differenti ma egualmente nevralgici. 

Ora non vi è dubbio che anche nelle migliori famiglie, di tanto in tanto, volino gli stracci al punto da provocare situazioni tipiche della separazione in casa. Non sarebbe di certo la prima volta che le scelte di un allenatore, per forza di cose soggettive, vanno a scontrarsi pericolosamente con gli insoddisfatti o i meno soddisfatti del gruppo. Da tempo tra Allegri e i tre menzionati il vallo della comprensione e della sopportazione si è fatto sempre più ampio e probabilmente senza la possibilità di tornare indietro. Ma di questo dovrà essere la società a farsene carico e a decidere chi gioverà maggiormente alla causa del futuro bianconero. Non adesso però.

Sicchè alle due forze contrapposte in campo è bene che coloro che hanno l’autorità e il potere per farlo provvedano a dare una bella calmata. Non per una questione di firma e di eleganza, ma perché sono troppo vicini e troppo importanti i traguardi verso i quali la Juventus, dopo una stagione la quale potrebbe rivelarsi memorabile, si trova ad approdare. Scudetto e Champions a portata di mano non ammettono sfilacciamenti nervosi o isterie assortite.  Se poi si dovrà fare a pugni per risolverla da “uomini” sarà anche possibile arrivare  a tanto. Ma adesso c’è di mezzo l’onore della Juventus. Ragazzi, fate almeno finta di essere solidali!