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Una corsa importante verso l’Europa, simbolo tangibile delle sue cavalcate sulla fascia sinistra; poi tre mesi al centro delle trattative, una presa di posizione netta e un improvviso gelo nei rapporti con il club che l’ha fatto esplodere. La parabola di Leonardo Spinazzola contiene in sé tutti i motivi di un racconto che poteva essere e che, in una calda estate di mercato, non è stato. La Juve lo voleva e lui voleva la Juve, ma l’Atalanta - forte del prestito biennale firmato con i bianconeri - non ha mollato di un centimetro. Una resistenza che adesso, nel giorno successivo al tracollo dell’Italia al Santiago Bernabeu, appare più dannosa del previsto per i bianconeri.

INIZIO FLOP - Nonostante non abbia praticamente partecipato a match ufficiali in questo inizio di stagione, Gian Piero Ventura ha comunque scelto di schierare Spinazzola dal primo minuto contro la Spagna. La notte di Madrid ha restituito al pubblico italiano l’immagine di un giocatore ben lontano dal 100% della forma psicofisica, semplice ombra di quel pendolino idolo del pubblico bergamasco. Ad andare a nozze sulla corsia del classe ’93 è stato proprio Isco, l’hombre del partido che ha abbattuto l’Italia con una doppietta. All’avversario, comunque di livello straordinario, vanno aggiunte le statistiche riguardanti i palloni persi (ben 9) e i passaggi chiave (zero). Una prova tutt’altro che incoraggiante - con la beffa di un infortunio rimediato dopo uno scontro di gioco con Morata - alla vigilia di un 2017-18 che porterà in serie l’approdo in Europa League, il Mondiale (in caso di vittoria nei probabili spareggi) e quindi il ritorno alla Juve.

PRIMO PASSO - Non che una partita d’esordio complicata come quella contro la Spagna possa offrire indizi sufficienti a pronosticare la stagione di Spinazzola. Eppure i contrasti con l’Atalanta - dalla mancata risposta alla convocazione risalente al 20 agosto alle presunte accuse del capitano Gomez sui social - lasciano intendere che l’annata di Leonardo non sarà semplice come la precedente. Dieci mesi da separato in casa - in attesa dell’agognato arrivo alla Juventus - potrebbero essere insostenibili, con Gasperini chiamato quindi a rigenerare un giocatore che sembra aver perso entusiasmo. Da Torino osservano con estrema attenzione gli sviluppi sul fronte Spinazzola, sperando in una veloce rinascita tecnica e mentale. Un primo passo in avanti è arrivato con l’inclusione dell’esterno nella lista UEFA per l’Europa League: il resto dipenderà da lui e dalla rapidità con cui l’ambiente riuscirà a dimenticare le scorie delle settimane passate. Per tornare a brillare e restituire, all’Italia, all’Atalanta e alla Juve, un giocatore decisivo.

@mcarapex