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Dopo una delle settimane più dure, ingiuste e discusse della sua storia, la Juventus è tornata in campo contro la Sampdoria e ha risposto nel miglior modo possibile, quello che mette d'accordo tutti e zittisce ogni polemica: ha vinto e stravinto. In 90 minuti la squadra di Massimiliano Allegri ha dimostrato perché è stata, è e sarà degna della leggenda e dominante, in Italia e non solo. La superiorità bianconera è soprattutto nella testa: in quanti, dopo le polemiche di Real Madrid-Juve avrebbero offerto una prestazione del genere? Forse nessuno, tranne capitan Buffon e compagni, che anche grazie alla magnifica parata (che sia l'antipasto a un futuro in bianconero?) di Donnarumma su Milik nel finale di Milan-Napoli hanno messo la parola fine a questa corsa scudetto.

Dopo questo breve preambolo sulla gara dello Stadium, è impossibile non tornare sulla serata maledetta del Bernabeu e sulle tante polemiche che ne sono seguite. Vorrei concentrarmi, in particolare, sulle parole spese da Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter, nella conferenza stampa di venerdì scorso, alla vigilia della sfida contro l'Atalanta. Interrogato sul rigore fischiato da Oliver al 93esimo minuto e sull'opportunità di introdurre il Var anche in Europa, queste sono state le sue parole: "Il mio pensiero è chiaro da tempo. Credo che questa tecnologia verrà finalmente allargata a tutti i livelli in tempi brevi. Dico bravi a chi l'ha pensata, ideata e proposta anche quando a qualcuno faceva comodo andare contro, preferendo forse che le cose rimanessero come prima...".

Chiaro il messaggio, così come il suo destinatario, nonostante la reticenza finale. Spalletti ce l'ha con la Juventus e ha cercato, con una mossa da Mourinho dei poveri, di spostare l'attenzione sulla sempre viva polemica Inter-Juve, piuttosto che sui disastrosi risultati della sua squadra. Che, infatti, anche dalla trasferta di Bergamo è tornata senza vittorie e senza gol. Forse, invece di guardare in casa d'altri e  dare lezioni di stile non richieste, Spalletti farebbe bene a concentrarsi sulla sua, che di problemi ne ha di ben più grossi.