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  Benedikt Howedes è tornato in gruppo. La notizia del rientro di Paulo Dybala ha in parte oscurato questa, che rimane una notizia. Importante, soprattutto per sé stesso. Perché di fatto la stagione del difensore tedesco, arrivati a metà febbraio inoltrata, non è ancora iniziata. Tanti infortuni di lunga durata, una sola presenza: contro il Crotone da centrale nella difesa a tre. E pensare che proprio Howedes doveva essere l'uomo in grado di ridare qualità ad un reparto che in estate sembrava fin troppo scoperto e ballerino.

La Juve si è ritrovata con una rinnovata solidità anche senza di lui, subito dopo gli schiaffi ricevuti a Marassi con la Samp. Ora Howedes ha circa tre mesi per conquistarsi Juve e Mondiale, una missione che appare quasi impossibile: il riscatto, se dovesse esserci, arriverà non per l'obbligo fissato a 25 presenze ormai irraggiungibili. Ma quello che solo apparentemente può sembrare un paradosso, parla di un Howedes tutt'altro che sicuro di tornare a Gelsenchirken: per atteggiamento e professionalità si è integrato alla perfezione nell'ambiente Juve, dimostrandosi un campione del Mondo autentico.

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