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Chiuso il colpo Bernardeschi, il mercato in entrata della Juventus comincia ad assomigliare a qualcosa di definito, ad una precisa strategia portata a termine. Dopo aver perso Dani Alves prima e Bonucci poi, la dirigenza bianconera ha proseguito nei piani iniziali di rafforzamento: spazio ad innesti compatibili con la nuova veste tattica, quel 4-2-3-1 che ha consentito alla squadra di competere ovunque. Manca poco, pochissimo per considerare la campagna acquisti dei campioni d’Italia conclusa. Eppure la sensazione è che la partita, più che a centrocampo, sarà giocata sul fronte dei due top player da blindare: Paulo Dybala e Alex Sandro.

PIÙ DEL CENTROCAMPISTA - Vero, una volta regalate a Max Allegri due pedine di qualità sulla trequarti (Douglas Costa e Bernardeschi), una nuova riserva di lusso fra i pali (Szczesny) e un terzino-toppa per la voragine aperta da Dani Alves (De Sciglio), l’attenzione di Marotta e Paratici è tutta dedicata al mediano. E’ già arrivato Bentancur, ma non basta: per dare respiro alla consolidata coppia Khedira-Pjanic serve un titolare in più, un centrocampista di corsa e muscoli sul modello “allegriano”. Occhi dunque su N’Zonzi, Matic ed Emre Can, senza dimenticare l’alternativa Matuidi. Tuttavia, a nulla servirebbe l’arrivo di un ulteriore uomo lì in mezzo, se a partire fosse almeno uno tra Dybala e Alex Sandro. I nomi dei due non sono estratti a caso: si identificano non soltanto i gioielli più corteggiati della rosa bianconera, ma anche le chiavi di volta fondamentali della squadra.

ASSALTO TOTALE  - Da una parte il pressing del Chelsea, dall’altra lo sguardo ingombrante del Barcellona. Alex Sandro e Dybala si allenano nei pressi di Boston, preparando la nuova stagione senza accenni di mal di pancia. Ma il silenzio del brasiliano sul rinnovo contrattuale proposto dalla Juve è comunque assordante, un’attesa che nasconde una precisa volontà di accettare l’offerta dei Blues: che, dalla loro, non sono però ancora riusciti a scalfire le resistenze della Signora con una proposta adeguata. In mancanza di una mossa esplicita da parte del giocatore, i bianconeri continueranno a considerarlo - ragionevolmente - incedibile. E la Joya? Dalla Catalogna rilanciano l’interesse concreto da parte dei blaugrana, pronti ad ovviare immediatamente alla partenza di Neymar in direzione PSG. Su entrambi i lati, l’impegno - economico e non solo - richiesto alla Juve supera di gran lunga quello di una trattativa per un mediano in entrata. E’ una prova di forza a cui la dirigenza è chiamata per dimostrare che Alex Sandro e Dybala possono e devono rimanere: la crescita passa da qui, prima che da tutti i nomi contenuti nel taccuino di Beppe Marotta.

PESO SPECIFICO - Fondamentali, dicevamo. Sì, perché parlare di Dybala equivale a sottolineare 19 gol e 7 assist in stagione, 85% di passaggi riusciti e 1.7 passaggi chiave a partita. E il curriculum di Alex Sandro, d’altra parte, mostra una media di 1.7 dribbling riusciti per match, 1.8 palle intercettate e 2.3 contrasti (dati Whoscored). Nessuno ha creato più occasioni su azione del brasiliano negli ultimi due campionati. Statistiche che, alla fine di una stagione, segnano il divario tra il successo e la sconfitta. Gli acquisti più importanti del mercato della Juve? Si stanno già allenando negli Stati Uniti e portano sulle spalle i numeri 21 e 12.

@mcarapex