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Gigi Simoni, ex allenatore dell'Inter, diventato celebre per le moltissime polemiche sul presunto (a sua detta) rigore su Ronaldo, è stato intervistato a pochi giorni da Juve-Inter. Ecco le sue parole a PassioneInter: "Il vantaggio sulla Juve? E’ bello, indubbiamente. La Juve è diventata meno brava rispetto agli ultimi anni, e le altre si sono rinforzate passando ad un livello superiore. L’Inter è un’ottima squadra, ma per giudicarla bisogna aspettare a vedere se avrà continuità. Ha una rosa molto forte, Spalletti è un condottiero. La diversità che c’era con la Juve è sparita. 

Chi vince? Io sono un po’ di parte (ride). Dopo che ho allenato l’Inter, con gli episodi che ci sono capitati, spero che i nerazzurri possano vincere ovviamente. Ma la Juve è una vecchia volpe: ora sembra che il suo valore tecnico sia diminuto, non ha più la sicurezza degli ultimi anni, però ha imparato anche a difendersi e basta. E’ difficile batterla, ed è sempre molto pericolosa. Comunque credo molto nell’Inter, ci credevo all’inizio e anche lo scorso anno, quando ci sono stati allenatori non all’altezza. Quest’anno con Spalletti son cresciuti come rendimento, qualità e risultati, sono contento.

Var? Sono molto contento del Var. Ci fosse stato ai miei tempi avremmo potuto vincere qualcosa in più. Nel ’98 vincemmo la Coppa Uefa e arrivammo secondi in campionato. Sia chiaro: la Juve è stata forte in questi anni. Fu il nostro campionato ad essere stato falsato, assieme ad un altro paio di quelli successivi. Non a caso la Juve venne punita nel 2006: non mi sto inventando nulla. Anche allora eravamo una squadra che poteva essere vincente, ma ci furono degli episodi che ce lo impedirono".

Mughini ha detto che era sfondamento? Ognuno può dire quello che pensa. Ancora oggi dopo quasi vent’anni, quando si vuol parlare di un furto si ricorda il rigore non dato a Ronaldo. Quando il mondo intero dice una cosa, qualcosa ci deve pur essere di vero. Quella fu una partita che lasciò una grande amarezza. Rigori, ammonizioni, espulsioni: di quell’arbitraggio se ne parla ancora dopo 20 anni".