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Shade: un nome solo, ma molteplici personalità. Attore, comico, doppiatore, bambino, sognatore e molto altro ancora, anche se in realtà tutti lo conoscono 'solo' come cantante, la parte più visibile di un personaggio interessante, che porta con sè un bagaglio di parole, racconti, pensieri. E non si tratta solo di quelle che scaglia contro gli avversari in quelle gare di freestyle che l'hanno lanciato nel mondo della musica. Rapper, è la giusta 'etichetta', ma non basta. E' quasi riduttivo, per chi ha così tanto da dire. Shade, è come Peter Pan nel mondo della musica: un bimbo che lotta per i bimbi e con i bimbi, con le armi a propria disposizione: calcio e musica, le due grandi passioni.  Da qui siamo partiti nell'intervista esclusiva che - l'autore delle hit 'Irraggiungibile' e 'Bene ma non benissimo' - ha rilasciato ai microfoni de IlBianconero.com, svariando dalla Juve al Milan, da Bonucci a Marchisio e Allegri. Ma prima...

'Più unici che rari': è questo il progetto che forse racchiude al meglio tutte le personalità di Shade, ma di cosa si tratta?​
"Questo progetto è seguito da me, come membro della Nazionale Hip Hop, e da tanti altri rapper che sostengono la causa. Sono bambini che purtroppo soffrono della sindrome di Alexander, sono venuti a trovarci a diverse partite e sono fantastici, di una dolcezza immensa, come solo un bambino sa essere. Anzi forse più del normale, ecco perchè più unici che rari. Quando ci sei a contatto ti viene sempre più voglia di stare con loro, di aiutarli, organizzando partite. Noi giochiamo tutti i martedì (a Milano ndr) con la Nazionale e ci facciamo sfidare da persone che magari ci seguono tutti i giorni, ed è una cosa che viene con grande spontaneità, come anche seguire il progetto dei Village Sos, dove i ragazzi trovano punti di riferimento, una strada da seguire per crescere. Tramite Yamaha abbiamo fatto avere a loro delle tastiere, loro stanno studiando musica e l'ultima volta che li ho visti mi hanno fatto sentire una base prodotta da loro. Fighissima".

Sei percepito quasi come un Peter Pan, qualcuno che non è capace di invecchiare. E ricorre spesso nella tua carriera la figura del bambino, dagli audiolibri in poi: ti vedi come modello per loro?
"In questo momento in tour gli anni un po' li sento (ride ndr), ma è vero tutti ci rimangono quando scoprono la mia vera età. Non riesco a invecchiare, forse perchè non voglio, la mia immaturità mi fa rimanere giovane. Non penso di essere un modello, spero diventino molto più di quello che sono diventato io, ma do a loro tutto quello che ho ed è ciò che posso fare, dargli tutto l'affetto che posso".

Attore, doppiatore, comico a Zelig e cantante... ma qual era il sogno di Shade bambino? Chi è veramente?
"Beh, Shade voleva giocare nella Juve. Anzi, addirittura mi ero fatto tutto il programma della carriera, pensando che forse in Nazionale non mi conveniva andarci perchè altrimenti mi avrebbe portato via troppo tempo (ride ndr). Alla fine non mi è andata male perchè a calcio gioco. Certo non in Champions League, ma la nostra Champions è ogni martedì".

E' questo come il momento più alto della carriera? Coincide, per curiosità, con la maturità calcistica di un professionista...
"Probabilmente sì, in termini di numeri e di ciò che mi sta tornando di sicuro. Sono tanti anni che ci provo, che faccio cose, pensando solo vediamo come va, perchè mi diverto. Devo solo ringraziare che ho questa fortuna. E' una sorta di maturità, spero di portarla avanti ancora un po', diciamo che spero in una carriera lunga almeno come quella di Buffon".

C'è mai stato un momento in cui Shade guardandosi allo specchio ha detto: 'Ora basta, smetto'?
"Sì, un sacco di volte. Un momento tosto è stato nel 2014, tutti si aspettavano molto e io non sono riuscito a darlo, ero in ansia. Non volevo più fare parte di questa competizione, ti senti proprio tutto addosso. E' stato il momento più tosto, ma ce ne sono tanti e ce ne saranno. Tutti vogliono il massimo, senza che ci sia il tempo di farlo. Non tutto può essere hit, altrimenti le hit non esisterebbero. Non c'è una formula matematica. Io se non accumolo esperienze di vita non posso scrivere e perciò devo avere il tempo di vivere, di esplorare".

Due successi per arrivare al top, ma qual è la canzone preferita di Shade? 
"Patch Adams, senza dubbio. Risale all'inverno 2015, sono particolarmente affezionato e credo di non aver mai scritto una cosa così profonda". 

La somiglianza con un calciatore bianconero si nota, ma chi è il tuo giocatore preferito? E quale il tuo uomo preferito, aldilà delle prestazioni calcistiche?
"Calciatore senza dubbio Iniesta. Sono un grande fan dei suoi filtranti, della sua visione di gioco, del suo dribbling sempre intelligente, irriverente ma elegante. Speravo venisse alla Juve a parametro zero la scorsa estate e ci sarebbe stato utile... Per la figura umana, invece, ti dico Claudio Marchisio. Ho la fortuna di conoscerlo e capita raramente di incontrare delle persone così umane e spontanee, ma soprattutto così legate alla maglia che indossano nel 2018. Penso che io mi levo il cappello sia davanti al Marchisio calciatore che uomo". 

In che rapporti sei con i giocatori bianconeri?
"Sono abbastanza amico di Marrone, anche se adesso è lontano. Lui poteva dire la sua nella Juve di Conte, ma avevamo uno dei migliori centrocampi d'Europa e infatti giocava difensore. Però, mi sono arrivate delle voci che ci sono alcuni giocatori della Juve che mi ascoltano: mi hanno detto Dybala, poi conosco Rugani. Un altro ragazzo gentilissimo e mi fa molto piacere. Ma anche se non lo fanno glielo perdoniamo, a patto che mi facciano godere sempre come contro il Tottenham".

Questa Juve è più 'Irraggiungibile' o 'Bene ma non benissimo'?
"Questa è una bellissima domanda, in questo momento forse siamo bene, ma non... irraggiungibile. Mi spiego: la Juve è fortissima e la formazione di quest'anno batte anche quella degli anni precedenti, purtroppo gli infortuni sono stati veramenti bastardi e ci hanno segato le gambe, per questo non è irraggiungibile. Non come gli altri anni. Non per colpe imputabili ai giocatori o ad Allegri, a cui dovrebbero fare una statua per i miracoli fatti".

Dove può arrivare la Juve?
"Speriamo non solo fino alla finale, abbiamo questa brutta abitudine...".

Marchisio: Allegri sbaglia o ha ragione?
"L'ho visto giocare, non mi sembra così fuori condizione. Claudio una chance la meriterebbe, a prescindere, già con il Real Madrid. Lui è quello che in finale di Champions fa un colpo di tacco e ti porta sull'1-1 con il Barcellona. Non ci voglio credere che due anni dopo sia tutto così diverso".

Chi è il top player di questa squadra?
"Higuain, è fortissimo".

Buffon: rinnova o smette?
"Io soffro gli addii. Sarebbe bello se rinnovasse per provare a vincere la bastarda, però se andasse tutto bene già ora vorrei vederlo ritirarsi da vincente come Del Piero".

Dybala: dove può arrivare?
"Non deve ascoltare gente come Dani Alves che gli dice di andare via per crescere e poi fa le figuracce in Europa. E' fortissimo, deve trovare l'equilibrio e alla Juve lo può fare tranquillamente. Le pressioni per un numero 10 sono normali, può arrivare molto più lontano di dove è arrivato fino ad ora".

Allegri: dove si colloca tra i top allenatori?
"Non è uno di quelli che ti fanno le partite scoppiettanti e divertenti, ma è uno che vince. Per certi versi non è diverso da Capello negli anni 2004-2005-2006, dove c'erano tanti 1-0, però vinceva. E Allegri è così ed è tra i più forti. Wembley è stato un capolavoro tattico. In questo momento è il numero uno in Italia, il top per la Nazionale. Nella classifica dei motivatori, io amavo Conte e il suo modo di fare, c'era una ripresa bellissima nell'anno del primo scudetto di lui che durante un allenamento disse ringhiando: 'Vogliono lo scudetto? Se lo devono andare a prendere, devono venire a giocarsela contro di noi'. Mi sentivo un soldato, poi non ha fatto bene come Allegri in Europa...".

Se tu fossi Marotta, chi prenderesti?
"Un terzino destro e un centrocampista. Per me non ci vogliono grandissimi nomi, perchè sono facili. Lì deve essere bravo a Marotta a scovare il Vidal di turno, quello per cui tutti ci prendevano in giro per il bagnoschiuma, ma che poi... Uno di questi è Bentancur, mi piace molto. Poi, invece, uno che alla Juve può diventare un mostro è Milinkovic-Savic, l'Ibra dei centrocampisti".

Oggi arriva il Milan: la guarderai come il tuo ultimo brano, 'On Demand'?
"Sì, succede spesso. In realtà appena posso vado allo stadio, a Torino. Ma sono stato anche in giro per alcuni programmi, oppure l'anno scorso quando sono andato con la Juve a Zagabria per la Champions. Mi sento più tranquillo quando sono allo stadio, i miei giocatori mi danno più serenità. Mi toccherà vederla in tv e soffrire, anche perchè c'è il 19 del Milan...".

Ecco: 'Bene ma non benissimo' quest'estate è diventata... 'Bene ma non Bonucci'... Come reagiresti al suo arrivo se fossi allo stadio?
"Preferirei ignorarlo, fischiarlo è esattamente come farlo per tutti gli altri del Milan. Però credo che vincerà l'ignoranza e la cafoneria, purtroppo. Lui a Torino ha fatto il suo, ha preso tanto dalla Juve, ma ha anche dato tanto. Diciamo comunque che dopo l'episodio di Cardiff non è più nel mio cuore come Barzagli, Chiellini o Gigi. E' andato a staccarsi un pezzettino di quella bellissima costruzione lego che era la BBBC. Temo che il Milan possa fare un brutto scherzo, sono una grande squadra e sta facendo delle super partite con Gattuso, che è della stessa categoria di Conte. Lo temo con rispetto da avversario, ma non tanto da dire: 'Non ce la faremo mai'. Non lo dico del Real, figuriamoci qui...".

Shade e il suo rapporto con la Juve, con i giocatori bianconeri: i migliori scatti nella nostra gallery.