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"La differenza tra Juve e Psg? L'ambizione e l'organizzazione. Il Psg è un club molto sereno, che ha grandi ambizioni, così come me. Sono qui per vincere la Champions League. Il Psg non l'ha mai vinta e a me piacciono gli obiettivi ambiziosi". Ah, sì? Sono bastati due mesi e una manciata di partite per smentire le parole pronunciate da Dani Alves alla sua presentazione con il nuovo club. La forza del Paris Saint-Germain dopo questo mercato (sulla carta) è immensa, e permane anche dopo le vicende delle ultime ore, ma il calcio ha insegnato che non sempre le "figurine" portano vittorie, anzi.

Un club sereno, aveva sentenziato in quella frecciata al vecchio club, punto per un altro litigio, quello di Cardiff... parole che ora rischiano di ritorcersi contro di lui in una situazione veramente paradossale: via per un litigio, è lui stesso al centro di un altro, pochi mesi dopo, che fa esplodere il PSG. E ora il rischio è grosso...

PARALLELO - Minuto 55', PSG-Lione. Cavani vuole calciare la punizione appena conquistata dalla sua squadra, arriva Dani Alves, prende il pallone e lo consegna nelle mani di Neymar. Primo screzio. Più tardi, una ventina di minuti dopo, l'uruguaiano batte tutti sul tempo, prende il pallone e si appresa a calciare il rigore conquistato da Mbappè. Errore. Neymar, secondo quanto riferisce l'Equipe, si lascia sfuggire un rimprovero, Cavani furioso rientra in spogliatoio senz salutare il pubblico e senza proferire parola. Lì, la resa dei conti, con una litigata ben oltre i limiti del consentito e del normale. Un episodio identico a quello che ha conivolto Dani Alves qualche mese prima, in un ambito sicuramente differente. Secondo quanto riportato dal Mundo Deportivo, qualche giorno dopo la terribile sconfitta per 4-1, anche il brasiliano fu, con Bonucci, al centro dei per nulla pacati dialoghi nell'intervallo della finale di Champions League di Cardiff. Immediate le smentite dei calciatori, anche se poco dopo entrambi hanno lasciato i colori bianconeri, prendendo direzioni ben diverse, lasciando molti interrogativi. 

LE CONSEGUENZE - "Volevo calciarla io, perché ultimamente ho segnato spesso su punizione. Avevo fiducia ma la squadra è la cosa più importante. Neymar ha preso la palla e ha calciato, volevo calciare io ma non ho pututo". Questa l'immediata difesa del terzino, che però non ha convinto nessuno. In Francia gli equilibri stanno cambiando, e non poco. Neymar e lo stesso Dani Alves non sono certo i personaggi più semplici con cui avere a che fare in uno spogliatoio ricco di stelle, con necessità e pretese. Con la sua mossa ha sottolineato un aspetto non trascurabile: le alleanze, non il massimo in un club che vuole vincere tutto. Neymar ha smesso di seguire Cavani su Instagram, e come rivela Sport ha addirittura chiesto che l'uruguaiano venisse ceduto.

Il paradosso di Dani Alves, passato da un litigio ad un altro, in cui è stato sicuro e diretto protagonista, e che rischia di far saltare per aria tutto ciò che lo sciecco Al-Khelaifi ha monetariamente costruito.


@MenonAndrea