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Alessio Secco è stato team manager della Juventus tra il luglio del 2000 e il maggio del 2006. In seguito allo scoppio di Calciopoli, a seguito del quale i bianconeri vennero retrocessi in Serie B, venne promosso a direttore sportivo, ruolo che mantenne fino al maggio del 2010. Successivamente ha lavorato per Modena e Padova. Intervistato in esclusiva da ilBiancoNero.com, ha parlato della situazione attuale della Vecchia Signora, tra Serie A e Champions League, oltre che delle recenti polemiche che hanno investito la Juve.

JUVE FAVORITA -
"Con il Napoli sarà una bella sfida. La Juventus è sempre là in alto dov'è stata negli ultimi anni, anche se il Napoli ormai ha colmato il gap rispetto alle passate stagioni e ha acquisito più maturità e consapevolezza".

SOGNO CHAMPIONS - "Cosa manca per vincere la Champions? Manca che lo stesso campionato italiano torni a essere un campionato combattuto e più difficile come lo è stato alcuni anni fa e che tutto il livello si innalzi. Mi sembra che questo processo sia iniziato rispetto a tre o quattro anni fa, però è chiaro che c'è ancora del lavoro da fare. Soltanto a fronte di un salto di qualità del livello del campionato italiano si potranno poi vedere i risultati in campo europeo".

ROSA E MERCATO - "La rosa è all'altezza nella misura in cui poi le concorrenti di Serie A dimostreranno che la Juventus è ancora la più forte. In Europa, invece, nonostante la squadra sia arrivata due volte in finale, manca ancora quel passo in più per arrivare alla vittoria. Chi prendere sul mercato? Lascio questo compito a chi c'è adesso, che sa come scegliere a dovere, non mi permetto di dare alcun consiglio".

CALCIOPOLI BIS? - "La situazione attuale mi sembra diversa da quella che ha preceduto Calciopoli, anche se non perdiamo mai l'occasione di sollevare polemiche e questioni. Anche da questo punto di vista occorrerebbe una maggiore consapevolezza e una maggiore maturità da parte di tutto il movimento calcistico italiano". 

RISPOSTA A CORDOBA - "Nella maniera più assoluta non voglio rispondere alle provocazioni di Cordoba (Secco era team manager nel 2001/02 ndr). Per definizione sono una persona che guarda avanti quindi se vorrà lo farà qualcun altro. Ho appena detto che secondo me se si volesse dare un impulso bisognerebbe farlo guardando avanti. Di problemi ce ne sono già abbastanza, non è il caso di andare a risollevarne altri. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, personalmente non penso al passato".

COLPI SFUMATI - "Ritengo patetico, anche se magari qualche volta ho fatto l'errore di dirlo, sentire qualche dirigente dire 'Avevo presto questo o quest'altro'. La storia la sapete bene. Non c'è bisogno di dire chi avevo preso o meno, perché tanto non cambia niente e non porta a niente di nuovo".

Si ringrazia Alessio Secco per la disponibilità e la cortesia nel rilasciare questa intervista.