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Ancora una volta Maurizio Sarri ha perso una buona occasione per tacere. Presentarsi in conferenza stampa alla vigilia del match con il Lipsia e definire l'Europa League una "competizione assurda" non fa certamente onore non solo al tecnico del Napoli, ma anche al calcio italiano. Il campionario di lamentele classiche viene rispolverato in ogni occasione, chiamando in causa la Lega di Serie A e avverse congiunture astrali. "Il Lipsia ha giocato prima e giocherà lunedì", ha argomentato il buon Maurizio teorizzando un complotto all'italiana ordito nei suoi confronti. 

E poi l'aspetto motivazionale. "Gli stimoli? Dobbiamo trovarli", ha argomentato il condottiero azzurro, trattando la seconda competizione europea alla stregua di un triangolare estivo. Le sue scelte di formazione, al netto degli infortuni, saranno in effetti al risparmio. Guai a inficiare il campionato. Se avessimo un euro da giocare, lo investiremmo sull'eliminazione (neanche troppo sofferta) del Napoli. Felici di essere smentiti, ovviamente, perché l'avversaria scudetto in corsa su più fronti potrebbe solo far piacere. Ma per il tricolore del provincialismo non c'è partita: è stato già ampiamente assegnato.