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48 ore: tanto è bastato per rendere il futuro di Daniele Rugani ancora più chiaro, forse inevitabile. Due giorni di segnali, indizi, scenari che aprono ulteriormente i cancelli di Vinovo davanti agli occhi del difensore toscano. Praticamente impossibile che il classe ’94 lasci la Juventus a metà stagione, seppur le voci dall’Inghilterra abbiano presentato un’ipotesi da 40 milioni in direzione Arsenal: eppure, se una settimana fa ci interrogavamo sui pro e i contro di una cessione di Rugani, gli ultimi due giorni hanno aumentato in maniera esponenziale i motivi di un eventuale addio.

INFLUENZA E INFLUENZE - Anche in una sfida importante ma sulla carta agevole come quella contro il Genoa, Rugani partirà con tutta probabilità dalla panchina, se non dalla tribuna. Ad agevolare la scelta di Max Allegri, di per sé già propenso a confermare la coppia di titolarissimi formata da Benatia e Chiellini, è arrivata la gastroenterite febbrile che fino a ieri aveva messo ko il difensore ex Empoli. Per lui, nella seduta odierna, è stato previsto un semplice allenamento personalizzato: contemporaneamente, Andrea Barzagli ha di fatto annunciato l’imminente rinnovo con la Juventus, confermando la stima nutrita nei suoi confronti dalla società e di conseguenza il ruolo - se non da protagonista - da riserva di lusso che sarà da lui ricoperto anche nella prossima stagione. Ma lo spazio a disposizione di Rugani, uno che dopo 10 presenze da titolare in Serie A ha vissuto ben 8 panchine consecutive, sarà ridotto anche a causa dell’arrivo di Mattia Caldara. La Juve ha investito molto per strappare il centrale dell’Atalanta alle concorrenti (15 milioni più 6 di bonus) e la sua permanenza in bianconero non sarà vissuta all’insegna delle continue esclusioni. Collateralmente, Marotta e Paratici lavorano anche su altri fronti, primo fra tutti quello relativo a Stefan de Vrij: il rinnovo dell’olandese con la Lazio sembra imminente, ma lo sguardo dei campioni d’Italia - che hanno lavorato a lungo all’ipotesi di un arrivo a parametro zero - si sposta ora sulla clausola rescissoria che sarà inserita nel nuovo contratto. Un’ipotesi di mercato sempre viva, senza considerare la suggestione di un ritorno di un altro ex talento della Primavera come Filippo Romagna, esploso sotto la gestione Diego Lopez al Cagliari. Tutto in due giorni, dall’influenza stagionale alle “influenze” di mercato: il futuro di Rugani alla Juve è sempre più in bilico.

@mcarapex