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In una Nazione piena di amore bianconero, la Romagna è sicuramente una delle zone più calde del tifo juventino. Ce ne eravamo accertati nella nostra visita allo Juventus Club DOC di Riccione, ma adesso torniamo a pochi chilometri della costa adriatica per visitare la bellissima Ravenna. Qui, da poco più di sei mesi, è stato inaugurato un Club di "corsari" accomunati dalla passione per la Vecchia Signora. Abbiamo parlato con il suo vicepresidente, Paolo Giardiello.


L’apice del nuovo quinquennio d’oro è stato sicuramente un momento propizio per dare vita a uno Juventus Club.


"Sì, sicuramente. È nato la scorsa estate a Punta Marina, con un po' di travagli. Dopo un inizio difficile con il vecchio responsabile, ho preso io in mano la situazione insieme all'attuale presidente. Nell'arco di un mese abbiamo raggiunto quota 200 iscritti. Adesso stiamo spostando il locale verso sul centro di Ravenna. In questo primo periodo di impegno con il Club ho capito che l’importante è metterci la faccia. Non è facile, ti porta via energie mentali ma allo stesso tempo ti regala piaceri. Ci vuole gente con dei valori, che sappia parlare con le altre persone".


ll luogo dei vostri incontri è assolutamente particolare, le va di parlarne?


"Il locale si chiama La Baia dei Pirati, quindi abbiamo deciso di chiamarci La Baia Bianconera. Abbiamo creato anche una maglia e un giubbotto che stanno avendo un grande successo, anche al di fuori dell’ambito calcistico. Ho notato una grande partecipazione, in molti si stanno iscrivendo tutt'ora, quando abbiamo ormai superato la metà del campionato. A Ravenna c'era un vecchio Juventus Club, ma il titolare ha mollato tutto diversi anni fa". 


Non deve essere facile cominciare da zero, soprattutto per quanto riguarda l’alta richiesta di biglietti.


"Assolutamente. Noi spesso ci organizziamo con la divisione di Forlì, con cui ho ottimi rapporti. Loro hanno 50 abbonati e una maggiore esperienza rispetto a noi. Stavamo sognando di creare un grande club a livello romagnolo, alla pari del gruppo Marche. E’ un’opportunità unica: ad esempio per Juventus-Porto avevamo trovato soltanto 2 biglietti, ma grazie a Forlì siamo arrivati a una ventina".


Quando è prevista l'inaugurazione del nuovo locale?


"Verso marzo, abbiamo fatto tantissimo in breve tempo. Per l’inaugurazione abbiamo coinvolto anche il sindaco di Ravenna. La nostra è una città piena di juventini, qui ci sono molti più tifosi bianconeri rispetto a quelli di Inter e Milan. Al momento la sede è vaga, per così dire, ma il nuovo locale avrà 4 sale, di cui una dedicata esclusivamente allo Juventus Club. Ci sarà un maxischermo, oltre ad un allestimento delle varie bandiere e sciarpe raccolte nelle nostre esperienze allo stadio. Inoltre stiamo creando un bel mosaico con il nome del Club, visto che Ravenna è la città per eccellenza di questa tecnica decorativa".


Immagino che non vedrete l’ora di partecipare tutti insieme a match importanti, come quello contro il Porto. Qual è la partita più bella che lei abbia mai visto?


"
Juventus-Real Madrid, semifinale di andata di Champions del 2015. Ero allo Stadium e ho scambiato la sciarpa con alcuni tifosi madridisti. Anche dopo aver perso quella partita, loro continuavano ad applaudire. Questo dovrebbe essere lo sport, in Italia dovremmo assistere più spesso a scene simili. La nostra fortuna, poi, è che lo stadio di Torino sia molto sicuro".


C’è un personaggio, un simbolo della storia della Juve che sogna di invitare nel nuovo Club?


"Stiamo già cercando qualcuno per l'inaugurazione. Ovviamente il sogno è Del Piero. Farei il tragitto casa-lavoro in ginocchio pur di averlo qui. Ma andrebbero bene anche Platini, Zidane o Buffon: devo dire che non mi piace volare basso (ride, ndr)".