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Qual è il campionato più pericoloso? Per qualcuno sarà una sorpresa, per altri certamente no, ma la notizia lascia comunque interdetti: è proprio la Serie A ad essere il campionato più pericoloso dove esercitare la professione di calciatore. E' quanto emerge dal rapporto dell'Aic che prende in esame i principali casi di intimidazione nei confronti di calciatori: casi che vanno dalle minacce per razzismo alla violenza verbale (anche sui social) o meno per i casi più diversi, come essere andati a giocare in un'altra squadra o aver sbagliato qualcosa in una partita cruciale. Nella massima serie italiana si realizzano la stragrande maggioranza dei casi di violenza o intimidazione: 75% del totale, contro il 25% delle categorie dilettantistiche che rappresentano un bacino decisamente più ampio per quanto riguarda i numeri. Rispetto alle altre serie, la A vicne questa brutta classifica con oltre la metà dei casi (52%), segue la Lega Pro (15%) e la Serie B (9%). Preoccupante anche che il 5% dei casi vengano addirittura registrati nei campionati giovanili.

LAZIO MAGLIA NERA - Con il 13% dei casi è la regione dove si sono verificati più episodi, seguita da Lombardia (12%) e Abruzzo (10%), mentre le regioni più "virtuose" sono Umbria e Calabria (1%). Ma la vera nota dolente sono le fonti di questi attacchi. Se si pensa infatti che ad insultare o rivolgere cori intimidatori contro i calciatori sono i tifosi rivali si sbaglia di grosso. Sono infatti i propri sostenitori quelli che attaccano di più, con il 49% degli episodi rispetto al 35% dei tifosi avversari e un 5% dei colleghi.