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Il suo nome è Ammar Ramadan ed è nato il 5 gennaio 2001 nella città siriana di Idlib, a pochi chilometri dal confine con la Turchia. Figlio d’arte e figlio della guerra allo stesso tempo: suo padre Munaf ebbe infatti un grande successo in patria come calciatore dello Jableh (club vincitore di 4 Syrian League), al punto da incoraggiare fin da subito la carriera del piccolo Ammar. Ma in quella stessa terra, dal 2011, imperversa una sanguinosa guerra civile che sembra non avere fine. Tra i ricordi del conflitto e la fuga in Italia insieme alla famiglia, Ramadan ha trovato il riscatto con la maglia bianconera.

BEFFATO IL MILAN - Nell’ottobre 2015, i Ramadan approdano in Lombardia. Qui, dopo aver trovato una sistemazione adeguata, per Munaf comincia la ricerca di una scuola calcio che possa mettere alla prova il figlio. Il provino decisivo è presso la Polisportiva Cimiano, società dilettantistica affiliata al Milan che ha lanciato - tra gli altri - anche Mattia De Sciglio. Bastano pochi palleggi per capire che quel ragazzino ha qualcosa di speciale. Ammar corre veloce, e procede altrettanto spedito l’iter burocratico per metterlo a disposizione del campionato Giovanissimi Regionali A. Il risultato? 13 gol segnati in appena 5 partite e i telefoni della Polisportiva che cominciano a squillare. C’è ovviamente il Milan, forte del rapporto privilegiato con il Cimiano, ma non solo: si fanno avanti anche Inter, Torino, Atalanta e Cagliari. Alla fine, a spuntarla è la Juventus, che la scorsa stagione ha introdotto Ramadan alla formazione Under 15 allenata da Davide Cei. Di nuovo un provino, in attesa dell’inserimento ufficiale nel mondo bianconero a partire da questa stagione. Ma i test, a quanto pare, non hanno mai fatto tremare le gambe al classe 2001 di Idlib.

CAPOLAVORO IN UNDER 19 - In questa stagione, Ramadan ha collezionato 111 minuti in campo con la Juve Under 17 di Francesco Pedone. Centravanti, seconda punta, ala destra o trequartista: Ammar fa della duttilità una delle sue migliori armi, riuscendo a svariare lungo tutto il fronte d’attacco. Giocando, se necessario, “alla Dybala”, grazie alla rapidità e al suo fantastico mancino. Ancora rimandato l’appuntamento con il primo gol in maglia bianconera, ma i segnali sono già arrivati, fortissimi, dalla propria Nazionale. Sì, perché il sedicenne è già nel giro della Siria Under 19, che l’ha convocato per il raduno di preparazione in vista delle qualificazioni al Campionato asiatico del 2018. L’unica vittoria nel girone è arrivata contro la Palestina, in un 3-2 scoppiettante ottenuto al 94esimo minuto. L’autore del gol decisivo? Ovviamente lui, il piccolo Ammar, autore di un’azione personale pazzesca: dribbling secco e poi la progressione con cui taglia a fette l’intera difesa avversaria, prima di depositare il pallone in rete con il destro (neanche il piede preferito). Dai colpi di fucile ai colpi di genio: il riscatto passa da qui, dal talento pronto a brillare con la Juventus.
 
@mcarapex