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Fabio Quagliarella, grande ex di Sampdoria-Juventus, è pronto ad affrontare il proprio passato allo stadio Marassi. "Mi sembra di risentire Buffon: 'Quagliaré,t u sì ‘o cchiù forte'. Io sono un libro aperto, se sono giù lo vedi subito, ma poi devi anche sapere cosa fare: Gigi mi diceva due cose in napoletano, mi abbracciava e valeva più di mille parole", racconta l'attaccante blucerchiato a La Gazzetta dello Sport: "Lui è così, comunica con i suoi sorrisi, e ha un’intelligenza superiore: gli chiedevo 'Che pensi di questa cosa?' e me la faceva vedere da tutta un’altra prospettiva, mi faceva cambiare idea. Domani toccherà a me consolarlo? Con un abbraccio, come faceva lui con me, cercherò di trasmettergli quello che ho provato lunedì vedendo la sua intervista. E gli dirò grazie per quanto ha fatto per il calcio italiano". E sempre a proposito di Buffon: "E' il mio modello di highlander. Ho 34 anni, ma voglio giocare come Gigi finché mi sento bene"

RETE DA SOGNO - "Il gol che sogno di fare? Alla Weah, alla Messi: ne scarto un sacco e poi tiro", spiega Quagliarella: "Si sogna sempre quello che non si può avere".