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Non c'è solo il campo nei pensieri della Juventus prima della finale di Cardiff, anche se così dovrebbe essere. La società bianconera è chiamata a difendersi a Roma per il processo sportivo nato dall'inchiesta "Alto Piemonte" di Torino che ha svelato le infiltrazioni della 'ndrangheta in curva. Venerdì è il giorno dell'udienza e intanto è stato nominato il collegio che difenderà i 4 dirigenti juventini deferiti: il presidente Andrea Agnelli, il responsabile della biglietteria Stefano Merulla, il security manager Alessandro D'Angelo e l'ex capo marketing Francesco Calvo, oggi al Barcellona. Nessuno di quattro dirigenti bianconeri è indagato nel processo penale.

AVVOCATI E ACCUSE - Il legale della Juventus Luigi Chiappero assisterà, assieme a Francesco Coppi (storico avvocato di Andreotti e Berlusconi), il presidente Agnelli mentre Maria Turco è stata invece incaricata della difesa di Merulla e D'Angelo. Calvo, infine, sarà assistito dall'avvocato Cantamessa, anche lui molto vicino al Milan. Gli imputati al processo sportivo sono accusati di aver avuto rapporti non leciti con gli ultras agevolando il fenomeno illegale del bagarinaggio. Il club rischia una molta salata ed i dirigenti potrebbero essere inibiti per diversi mesi. Le richieste del procuratore federale potrebbero tendere al massimo della pena. Come riporta La Gazzetta dello Sport la Figc vuole lanciare un monito ai club che intrattengono contatti con tifoserie organizzate. La Juve non chiederà alcun rinvio e la sentenza potrebbe arrivare già lunedì prossimo, comunque prima della finale di Cardiff.