DATI PERSONALI – Talvolta, interagendo con tali profili, si scopre che essi possiedono informazioni private – numeri di telefono, anche dei familiari, ad esempio – dell’impersonato. Rilasciano addirittura interviste che poi vengono pubblicate. Inviano dati, danno spiegazioni sulla vita privata. Insomma, una vera e propria sostituzione alla persona reale, per la quale si spacciano. Anche perché è tutto curato e, ad un occhio sfuggente, la mancata veridicità non traspare. E se la comunicazione con l’esterno è il fattore più preoccupante, quello traumatico arriva quando questi interagiscono all’interno di questo circolo di account falsi, commentando e taggandosi a vicenda. In particolare, l’epicentro sembra partire da Firenze – tra giocatori attuali ed ex Fiorentina – per poi estendersi a Juventus, Inter, Cesena, Empoli e Sassuolo. Sono circa quindici i profili coinvolti in questa rete – tra i quali figurano anche fidanzate o presunte amiche degli sportivi - alcuni dei quali spariti negli ultimi mesi.
LO SCOPO – La vera domanda è: perché? Non ci sono apparenti scopi di lucro, neanche effetti da cui trarre vantaggi. Inoltre, questi profili non vanno a ledere con offese e, tranne in qualche caso, opinioni “scomode”. Non sappiamo se parlare al singolare o al plurale, quante persone si celino dietro a questa rete ma, seppur con estrema lentezza, il giro si sta allargando. L’importante è fare attenzione.
da Calciomercato.com, Giacomo Brunetti