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Tra la Juve e la seconda Finale di Champions League in tre anni c'è solo il ritorno contro il Monaco, dopo che, con il 2-0 rifilato ai francesi tra le mura amiche, la squadra di Allegri ha già ipotecato Cardiff. Risultato eccezionale, che fa sorridere tutti: giocatori e allenatore, ma anche la dirigenza. Il successo, infatti, è più che mai frutto della programmazione. La Juve è riuscita a essere solida e vincente anche dopo aver perso giocatori fondamentali come  Pirlo, Tevez, Morata e, per ultimi, Vidal e Pogba. Gli addii più dolorosi e anche i più carichi di rimpianti, soprattutto dopo le dichiarazioni di entrambi, che ora guardano la Juve trionfare. Senza troppi motivi per essere contenti.

VIDAL - Arturo manca ancora tanto a tutti i tifosi bianconeri. Ha lasciato un vuoto importante sia tecnico che emotivo e quelle parole appena approdato al Bayern - "Sono qui perché voglio vincere la Champions" - hanno avuto lo stesso sapore di una coltellata al cuore. E adesso fanno quasi sorridere. Perché il cileno e il suo Bayern sono fuori dalla massima competizione europea, hanno salutato la Coppa di Germania e ora gli resta solo la consolazione della Bundesliga. Traguardo minimo per il Bayern di Ancelotti. Mentre la Juve vola verso una stagione da leggenda. Se non altro da vivere fino alla fine.

POGBA - "Tornare qui è come rientrare dopo una vacanza". Con una frase Pogba ha ferito tutti i tifosi della Juve, che l'avevano amato e coccolato, sperando fino all'ultimo nella sua permanenza. Invece il francese ha scelto il Manchester United, i soldi degli inglesi che non gli avevano dato fiducia e ora, probabilmente, sarà consumato dai rimpianti. Perché in Premier i Red Devils navigano a metà classifica e gioco ed entusiasmo mancano. Non il massimo, per un giocatore che è passato dall'essere in lizza per il Pallone d'Oro ad essere vittima dei social. Forse andare via dalla Juve non è stata la scelta migliore...

TEVEZ E GLI ALTRI - Discorsi diversi per gli altri addii, da Carlos Tevez ad Andrea Pirlo, passando per Alvaro Morata. Gli ultimi due hanno preso la decisione per il bene della Juve e per forza di cose, mentre il primo aveva voglia di rientrare a casa. Anche se il successivo trasferimento a cifre folli in Cina ha fatto dubitare della sincerità dell'Apache. Se ha mentito, anche lui, pur dall'altra parte del mondo, non sarà al settimo cielo.