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Miralem Pjanic parla del momento attraversato dalla Juventus e della filosofia che si respira nell'ambiente bianconero: "Qua è importante la vittoria, vincere le partite. Dobbiamo continuare e non avere troppo entusiasmo dopo una partita vinta, perché si sa che la stagione è lunga e gli obiettivi arrivano verso marzo, aprile e maggio. Quindi dovremo giocare tante partite importanti, da dentro o fuori. Siamo in un periodo molto importante".

SPIRITO VINCENTE - "La volontà e la regolarità che ha questa società di voler sempre vincere a tutti i costi è una cosa impressionante, che fa crescere un calciatore in tutti i sensi. Siamo dei giocatori che vogliono vincere tutti i trofei in palio. È una squadra che veramente crede in tutti gli obiettivi. Si lavora di settimana in settimana per migliorare. Poi in Europa, come in Italia, ci sono squadre forti che ci provano a mettere in difficoltà. Quindi tutte le competizioni sono molto dure e complicate, però devo dire che la forza che possiede questa rosa e questa società è veramente impressionante. Questa volontà di vincere, di essere migliori, mi piace tanto".

ALBIOL - "Albiol non l'ho toccato assolutamente. Anzi, è lui che ci è venuto addosso e l'arbitro ha scelto bene. Poi Cuadrado è partito in contropiede e s'è trovato tutto solo davanti a Reina. Si tratta di decisioni arbitrali che dobbiamo rispettare, tutte queste polemiche non servono a nulla. Sembra che alla gente piacciano"

PRIMI MESI - "Da quando sono arrivato, ho imparato molto. I primi mesi sono stati di adattamento, ai nuovi compagni, al sistema di gioco, alle richieste del mister. Mi è servito un po' di tempo per entrare nei meccanismi, ma credo sia normale. Ora stiamo giocando con il 4-2-3-1 e stiamo facendo bene, costruiamo molto e subiamo poco. Dietro di me ho giocatori di grande esperienza e di fianco e davanti ci sono compagni di spessore e di qualità. A inizio anno facevamo più fatica a sviluppare il nostro gioco, mentre adesso ci capiamo al volo. Siamo giocatori intelligenti e abbiamo imparato a conoscerci. Ora avverto la fiducia di tutti, ho capito i movimenti da fare e sento di essere diventato un giocatore importante".

RUOLO - "Ho ricoperto tutte le posizioni a centrocampo e ora gioco con un compagno davanti alla difesa, come già mi era capitato in Nazionale, ma non avrei problemi anche con un altro sistema. Credo che un giocatore intelligente debba sapersi adattare e imparare a muoversi in posizioni diverse".

HIGUAIN E DZEKO - ​"Sono due grandi bomber. Il Pipita viene da una stagione incredibile, mentre Edin forse al primo anno in Italia ha avuto più difficoltà, ma ora sta dimostrando quanto vale. Dzeko forse è più fisico e ama il contatto con gli avversari, mentre Higuain partecipa di più al gioco, ha una potenza notevole e davanti alla porta non sbaglia mai".