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Max Allegri si coccola Miralem Pjanic, di fatto recuperato dall’infortunio muscolare alla coscia destra patito nel riscaldamento di Juventus-Olympiacos. La lesione, arrivata prima di un match fondamentale per le ambizioni dei vice-campioni d’Europa in Champions League, aveva fatto scattare l’allarme in casa bianconera. Un motivo più che valido per preservare il centrocampista dalla convocazione della sua Bosnia, che con la sconfitta subita contro il Belgio ha nel frattempo salutato definitivamente le speranze di approdare al Mondiale. Il piano di recupero, attivato nella calma di Vinovo, ha però prodotto gli effetti sperati: tra Lazio e Sporting Lisbona, adesso le prospettive di reintegro di Pjanic nella formazione titolare sono già definite.

FONDAMENTALE - In uno degli inizi di stagione migliori della propria carriera, Pjanic ha collezionato un gol e 6 assist in otto presenze con la maglia della Juve. Il ché equivale a mettere a segno un assist ogni 76 minuti, bottino incredibile per un giocatore confermatosi splendido regista ma soprattutto mediano dalla straordinaria continuità. Proprio quella che mancava ai tempi della Roma, causa dei continui alti e bassi e dubbi sul suo status di top player a livello internazionale. Riserve che appaiono adesso fuori luogo: vero, la sorpresa Rodrigo Bentancur ha coperto al meglio la voragine aperta dall’assenza del bosniaco, ma la sensazione è che con Miralem in campo la Juve suoni tutta un’altra musica. Quella del Pianista di Tuzla, portatore di una media di passaggi riusciti che rasenta la perfezione (93,7% in Serie A). E i numeri, d’altra parte, sono fondamentali per una squadra che nutre in cuor suo l’ambizione di ripetere un percorso straordinario, cambiando magari il finale.

NESSUN RISCHIO - Ecco allora la cautela, sorretta da una pausa per le Nazionali che più utile di così non poteva essere. Pjanic ha ovviamente saltato l’ultimo match di campionato contro l’Atalanta - un altro in cui la sua qualità avrebbe probabilmente fatto la differenza - salvo poi recuperare con un programma apposito per raggiungere un preciso obiettivo. Alternati palestra e riposo, facendo seguire agli esercizi quelle partite alla console che rappresentano l’altra grande passione di Miralem. Ma la pazienza non deve essere scambiata per inerzia: non a caso il 6 ottobre, appena nove giorni dopo l’infortunio, Pjanic è tornato a correre. Nel mirino, almeno inizialmente, c’era la sfida alla Lazio: bersaglio importante ma non decisivo, vista la necessità di non forzare i tempi. Per questo Allegri - nonostante un giocatore che nelle attuali condizioni avrebbe potuto tranquillamente scendere in campo domani per disputare almeno una parte di match - ha deciso di tenerlo fuori. “Non voglio rischiarlo”, ha ammesso il tecnico. Perché mercoledì ricomincia il cammino europeo: contro lo Sporting Lisbona, il Pianista sarà regolarmente in campo. Obiettivo raggiunto.


@mcarapex