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5 è il suo numero di maglia. 5 (su 5) sono le partite disputate dall'inizio della stagione, 5 è il voto che Miralem Pjanic non prende più. Ormai, il bosniaco è il centro di gravità attorno al quale la Juve orbita e deve orbitare. Incostante, svogliato, molle: così era stato additato lo scorso anno, molto molto frettolosamente, e anche in modo piuttosto presuntuoso. Sì, perchè l'esplosione di questo inizio stagione è semplicemente il frutto di un lavoro portato avanti dalla scorsa stagione, in cui il suo genio, molto grande, è stato incanalato nei binari della funzionalità bianconera. Il tempo di ambientarsi e a Pjanic sono state affidate tutte le chiavi della Juve: quelle del gioco, quelle del centrocampo, e se continuerà così anche quelle di Vinovo e dello Stadium. Chiaramente e volutamente si esagera, ma il concetto permane: Pjanic è cresciuto, è cambiato, ed ora, è insostituibile. E i motivi sono diversi...

RECUPERI E L'ALTRA REGIA - Alla classe ha aggiunto la cattiveria, alla qualità la fame, tanto da diventare un regista del tutto anomalo. La tecnica è alla base di tutto, ma da sola non basta: Pjanic, infatti, non è solo un eccellente gestore di tempi e ritmi, ma anche un recupera palloni, già 12 nelle prime 3 partite di campionato, che ripulisce e prepara per i propri attaccanti. Insieme riveste tre ruoli: regista per il gioco, mezz'ala per corsa e interventi e, infine, trequartista per la nota capacità di rifinire, innescando Dybala, Higuain e Mandzukic, a cui ha già impacchettato 4 palloni da gol.

SEMPRE IN CAMPO - 441' minuti giocati su 450 a disposizione. Che sia Serie A, Champions League o Supercoppa Allegri a lui non rinuncia mai, al massimo in per qualche scampolo da concedere al giovane Bentancur, a risultato già deciso però. E' il giocatore più impiegato della rosa bianconera, avvicinato solo, nemmeno troppo, da Higuain e Dybala: una statistica che da sola fa capire il livello raggiunto e l'importanza all'interno delle gerarchie. Uno così fa tre ruoli in uno. Fa il Pirlo, all'occorrenza il Vidal e volendo pure il Marchisio. 

Quello arrivato da Roma era un gran bel giocatore, ma questo Pjanic è ancora meglio. Cresciuto, "istruito" e con una nuova mentalità: Miralem è al centro della Juve, non solo del campo.

@MenonAndrea