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L'aria di Gelsenkirchen assomiglia a quella di Torino, ma non solo per il freddo. Non per Marko Pjaca, uno che ha visto il proprio futuro cambiare in pochi giorni nel mercato di gennaio. Dopo aver concluso il lento recupero dal grave infortunio al ginocchio rimediato lo scorso marzo (rottura del legamento crociato anteriore, parziale lesione del menisco e ulteriore lesione del collaterale), l'attaccante croato sembrava pronto a giocarsi da subito le proprie carte alla Juventus. Invece la svolta è stata un'altra, dal bianconero al blu reale: lo Schalke 04 si è assicurato l'ex ragazzo prodigio della Dinamo Zagabria, ma il viaggio andata/ritorno non sembra aver portato sostanziali vantaggi alle parti in causa.

DAL GOL ALLA PANCHINA - Il biglietto da visita di Pjaca allo Schalke è stato tra i migliori immaginabili: gol nella prima amichevole del 2018 contro il Genk e gol alla prima da titolare in Bundesliga contro l'Hannover. Le premesse ci sono, le stesse che avevano convinto Marotta e Paratici a investire 23 milioni di euro per strapparlo alla concorrenza, su tutti, del Milan. Peccato che, sulla media distanza, l'esperienza del ventiduenne in Germania non stia portando i frutti sperati. "Domenico Tedesco gli ha mostrato subito fiducia", confessava ai nostri microfoni l'agente Marko Naletilic, spiegando la scelta del giocatore e della Juve. Peccato che lo stesso tecnico dello Schalke, dopo l'incipit convincente, abbia relegato Pjaca in panchina. Poco più di 120' in campionato in oltre un mese non possono essere un bottino adeguato, soprattutto considerando come il croato andasse ad inserirsi in un reparto offensivo tutt'altro che prolifico (il capocannoniere della squadra, Guido Burgstaller, ha segnato 7 gol in Bundesliga). Eppure la situazione stenta a cambiare, con Pjaca che rischia seriamente di ricoprire il ruolo di riserva fino a giugno.

MERITAVA UNA CHANCE - "Andrà in prestito per tornare da noi più forte di prima", aveva annunciato Max Allegri, aggiungendo che "con troppi giocatori rischierei di incasinarmi ulteriormente". Ragionamento valido, se non fosse per i tanti infortuni che hanno decimato la rosa bianconera soprattutto nel reparto che sembrava il più completo. L'attacco della Juventus ha visto andare ko in serie Dybala, Cuadrado e Bernardeschi, senza considerare l'influenza di Mandzukic out contro il Torino e la botta alla caviglia di Higuain. In questo scenario - con l'arrivo delle partite decisive per i tre impegni stagionali - la presenza di Pjaca avrebbe come minimo concesso un po' di ossigeno ai compagni. I 4 gettoni con la Primavera di Dal Canto (2 gol e 4 assist) hanno dimostrato che Marko è in forma e scalpita per tornare decisivo. Giusto dargli un'occasione, giusto fargli mettere minuti nelle gambe: ma dopo averlo visto in panchina allo Schalke, siamo sicuri che alla Juve avrebbe giocato meno? A un anno esatto di distanza dall'unica rete segnata con la squadra di Allegri,al do Dragão contro il Porto, il dubbio rimane.

Nella nostra gallery, il rendimento di Pjaca con lo Schalke analizzato partita per partita

@mcarapex


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