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E’ stato uno degli acquisti più importanti del mercato estivo della Juventus oltre che il più caro, se ai 6 milioni di euro per il prestito si aggiungono i 40 milioni di diritto di riscatto a favore dei bianconeri. Douglas Costa, però, non si è ancora pienamente inserito negli schemi di Allegri e la Juventus spera che sia arrivato finalmente il momento di vedere sul campo le qualità dell’esterno brasiliano, tanto atteso sia da Max Allegri che dal popolo juventino. L’infortunio di Mandzukic e la settimana di lavoro a Vinovo daranno all’ex Bayern la possibilità di mettersi in mostra subito dopo la sosta. La stagione sta entrando nel vivo e i bianconeri non possono più aspettare.

I NUMERI – Fino a questo momento Douglas Costa ha collezionato otto presenze (391 minuti) con la maglia bianconera senza la minima traccia né di un gol né di  un assist. Ma c’è di più. Fino ad ora l’ex Bayern ha visto pochissimo la porta: un solo tiro ogni 98 minuti. Cuadrado ne ha uno ogni 58', Bernardeschi uno ogni 17'. Vero che gli altri due esterni sono più abituati ai ritmi e agli avversari del calcio italiano ma è altrettanto vero che la Juve, specialmente in questo momento, ha bisogno di avere frecce al suo arco e Douglas Costa è arrivato a Torino proprio per aiutare i bianconeri a fare quel salto di qualità dal punto di vista dell’imprevedibilità e del tasso tecnico sugli esterni, che l’anno scorso funzionavano, ma che sono arrivati in fondo alla stagione con la lingua penzoloni, come ricorda il duro risultato di Cardiff. Il lavoro assieme agli ‘esclusi’ dalle nazionali ha dato ad Allegri ancora più tempo per recuperare l’ex Bayern che, ricordiamo, arriva da una stagione non esaltante con il Bayern.

MANDZUKIC KO – C’è poi un altro aspetto che costringe Douglas Costa ad accelerare il processo di apprendimento di teorie e pratiche del calcio bianconero, ovvero il fresco infortunio di Mario Mandzukic. Senza il croato Allegri avrà bisogno di Douglas Costa più che mai. In vista del prossimo match contro la Lazio, Cuadrado rientrerà dal Sudamerica soltanto qualche ora prima del match contro i biancocelesti ed avrà a disposizione uno, forse due allenamenti per farsi trovare pronto. Bernardeschi tornerà prima ma sarà comunque condizionato dallo stress fisico e psicologico che giocare con la maglia dell’Italia comporta in questi difficili mesi. Douglas Costa, in tutto questo, ha avuto tempo e spazio per capire ancora meglio quello che la Juve e Allegri pretendono da lui.

LE PAROLE DI MAX – Dopo il match contro il Chievo, la prima da titolare giocata da Douglas Costa in campionato, Allegri parlò così: “Deve ambientarsi e conoscere il calcio italiano perché in Italia non ci sono spazi ed anche squadre meno forti della Juventus sono molto preparate tatticamente. Ti raddoppiano perché Maran, che è un ottimo allenatore, tutte le volte che arrivava palla a Douglas Costa lo raddoppiava, magari in altri campionati ti lasciano giocare l’uno contro uno. Se Douglas Costa avesse giocato l’ultima mezz’ora avrebbe fatto una partita devastante per con tutti quegli spazi sarebbe stato devastante. Si deve abituare ai tempi di gioco e al fatto che ci sono i tempi di gioco ma lui è un grande giocatore.” Non c’è dubbio che le qualità del brasiliano lo rendano un giocatore tanto migliore quanti più sono gli spazi a sua disposizione. Alla Juve, però, ne sono sempre concessi pochi e Allegri non può permettersi di utilizzare Douglas Costa solo come ‘dodicesimo uomo’ per spaccare le parite quando la Juve è già in vantaggio e deve gestire. Il brasiliano è arrivato a Torino per essere protagonista, ora è il momento di dimostrarlo.

@lorebetto