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Ci si è a lungo interrogati fino alla Supercoppa, su come avrebbe fatto Massimiliano Allegri a lasciare fuori un Mario Mandzukic come quello che aveva tirato la carretta trascinando persino Gonzalo Higuain durante l'assenza prolungata di Paulo Dybala. La risposta è arrivata subito dopo il flop di Firenze: semplicemente Mandzukic, questo Mandzukic, non si lascia fuori. Potendo puntare forte sulla voglia di vincere e l'infinito spirito da guerriero del croato, Allegri lo ha inventato – o per meglio dire reinventato – esterno di centrocampo più che attaccante laterale, con Mandzukic sempre pronto a dar man forte in fase di non possesso, spingendo e pressando senza soluzione di continuità anche a costo di pagare in termini di lucidità sotto porta. Diventando partita dopo partita sempre più imprescindibile, anche e soprattutto in questo nuovo assetto che ha cavato dall'imbarazzo della scelta Allegri permettendogli semplicemente di non scegliere tra lui e i fenomeni argentini. Questo è il presente. E il futuro?

 

MANDZUKIC AL BIVIO – Prima di capirlo val la pena fare un passo indietro. A quando in estate Mandzukic ha accettato il ruolo di terzo violino alle spalle della coppia Dybala-Higuain, convinto com'era di potersi ritagliare uno spazio importante e convinto com'è stato da Allegri che lo ha sempre considerato un titolare aggiunto e mai una riserva. Non ha faticato poco a trovare la giusta condizione, poi una volta trovata la continuità ecco che i problemi (bei problemi) son stati tutti del tecnico che non è più riuscito realmente a tirarlo fuori, anche costringendo Dybala ad un rientro lento costellato da tante panchine a dicembre. E dalla svolta con la Lazio in poi, Mandzukic si è ritrovato a interpretare un ruolo da insostituibile diventando anche l'mvp di gennaio secondo i tifosi bianconeri. Insomma, il croato si è riconquistato la Juve, facendo anche il gregario senza diventare uno dei tanti. Respingendo anche tutte le sirene di mercato che lo tentavano già per gennaio, quelle ricche e ambiziose del Psg, quelle semplicemente straricche della Cina. Rinviando a fine stagioni ogni discorso per il futuro, che rimaneva sostanzialmente lontano da Torino: insieme per puntare a tutto in questa stagione, per poi salutarsi dopo aver dato tutto per la causa. La Juve non a caso ha già iniziato a lavorare per individuare un erede all'altezza, con i primi nomi che circolano che fan capire il profilo cercato sia di primissimo piano, dai sogni più o meno impossibili Morata e Sanchez in poi. Però alla Juve, Mandzukic, sta benissimo più che bene, mister no good ha ancora fame e voglia di calcio vero per cui perde sempre più quota l'ipotesi di un trasferimento in Cina già in questa fase della sua carriera, ma dalla Premier il Tottenham continua a guidare una folta schiera di estimatori. Giocando così, intanto, il prezzo sale e con esso anche le quotazioni a proposito di una permanenza a Torino, che appena prima di Natale sembrava l'ultima delle ipotesi. D'altronde, se oggi non si può più fare a meno di Mandzukic, siam sicuri che domani si potrà?