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Oggi, 14 agosto, Giorgio Chiellini spegne 33 candeline, ma il suo compleanno è decisamente amaro. Oggi, King Kong, "raddoppia" il suo numero di maglia e si eleva sempre più a leader del reparto difensivo della Juve, unico e solo. La Juve lo ha definito: "Campione. Guerriero. Leader". Anche se ora ha poco da comandare, perchè un reparto sembra non esserci. Ieri sera, contro la Lazio, in campo c'erano quattro pedine - pardon cinque con De Sciglio - scollegate tra loro, che hanno regalato 3 gol e molte altre occasioni. Sicurezze? Ieri poche. Barzagli no, Alex Sandro nemmeno, Benatia neppure, Chiellini sì. Perciò, buon compleanno all'unica certezza del reparto difensivo bianconero. Ma come, e gli altri? Oggi, non sono come lui. E un motivo c'è.

CENTRODESTRA - Via Bonucci, via Dani Alves, 3 gol incassati alla prima partita ufficiale. Sì, che noia, è vero, si parla sempre di loro. Eppure, oggi come mai, la Juve ne percepisce la mancanza, e questo è sotto gli occhi di tutti. Non si sta dicendo che la Juve sarà per sempre vulnerabile, più scarsa e dipendente dai due giocatori partiti, ma che in questo momento lo è. Per il recupero ci vuole lavoro, certo, ma i sostituti hanno aperto i rimpianti. Barzagli, Benatia e Rugani singolarmente sono sempre molto validi, e lo hanno dimostrato in passato, ma nel reparto difensivo l'armonia di gruppo fa la differenza. Ecco perchè la catena mancina Chiellini-Alex Sandro è parsa più convincente e rodata, mentre il centrodestra è stato assolutamente lacunoso, regalando un verdetto: questa difesa, così, è un disastro.

ALEX SANDRO E DE SCIGLIO - Chiellini unico e solo. Sì, perchè anche la partita di Alex Sandro è stata un thriller: un su e giù di emozioni e di azioni positive/negative, in cui sono emersi troppi errori, a cui i tifosi non erano abituati. La struttura fisica e muscolare imponente segna dei tempi più lunghi di assorbimento della preparazione atletica, ma ciò che è parso strano ai più è la facilità di distrazione, per nulla usuale, e probabilmente causata dalle sirene del mercato. Qualche segnale c'era già stato con il Tottenham, forse sottovalutato. In questo stato, non è una certezza. L'argomento De Sciglio, in realtà può essere riassunto facilmente: la Juve cerca ancora un terzino destro, perchè al momento lui non è un titolare.

L'UNICA CERTEZZA - La stagione appena aperta è la 12esima di Chiellini con la maglia della Juve. Dodici lunghi anni, dall'inferno al paradiso. Chi meglio di lui può conoscere pregi e difetti del mondo bianconero, chi meglio di lui può esserne la guida. Ma tutto questo non basta. Da oggi, Chiellini ha una responsabilità in più: lui, l'unica certezza della Juve, ora deve esserne anche la mente, finchè qualcun altro non avrà raggiunto il suo livello. Guerriero, baluardo che non può crollare nè piegarsi: 33 anni ha un nuovo ruolo, difficile, ma fondamentale.